Spionaggio informatico: il PM accusa Pazzali di poter manipolare hacker per influenzare l'inchiesta Equalize.

```html
Caso Equalize: Rivelazioni Postume e Accuse Inquietanti dai PM
Milano, [Data Odierna] - Un'ombra di mistero e pesanti accuse aleggiano sul caso Equalize, l'inchiesta che indaga su presunte attività di cyber-spionaggio. Nuovi elementi emergono da una memoria depositata dai pubblici ministeri in vista del riesame degli arresti domiciliari di uno degli indagati principali.BRAl centro dell'attenzione, le dichiarazioni messe a verbale da Carmine Gallo, ex super poliziotto scomparso a Milano il 9 marzo scorso. Le sue parole, ora in possesso dei magistrati, sembrano gettare nuova luce sulle dinamiche interne all'organizzazione e sulle presunte strategie utilizzate per ottenere informazioni.BRIn particolare, i PM sostengono che Pazzali, uno dei soggetti coinvolti, "può usare gli hacker per notizie sull'indagine". Questa affermazione, contenuta nella memoria depositata, solleva interrogativi inquietanti sull'integrità del procedimento e sulla possibile compromissione delle prove.BRLa tesi accusatoria è che Pazzali, grazie alla sua presunta rete di contatti nel mondo dell'hacking, avrebbe potuto tentare di influenzare l'indagine a suo favore, ottenendo informazioni riservate o manipolando prove. Questa accusa, se confermata, rappresenterebbe un grave ostacolo alla giustizia.BRIl riesame degli arresti domiciliari è previsto per i prossimi giorni e si preannuncia un momento cruciale per lo sviluppo dell'inchiesta. Le rivelazioni postume di Gallo e le accuse dei PM potrebbero avere un impatto significativo sulla decisione del tribunale.BRLa vicenda continua a tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica e a sollevare interrogativi sulla sicurezza informatica e sulla lotta al cyber-crime nel nostro paese.BRResta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le prossime mosse della Procura. La verità, si spera, verrà presto a galla.```(