18enne arrestato: suicidio virtuale, istigazione via chat

18enne arrestato: suicidio virtuale, istigazione via chat

Tragedia a Lanciano: 18enne ai domiciliari per istigazione al suicidio

Un'ombra di dolore e mistero si addensa sulla morte di uno studente di Lanciano, trovato senza vita a gennaio. Oggi, a Perugia, si è tenuta una conferenza stampa che ha svelato dettagli agghiaccianti sulla vicenda, culminata con l'arresto di un 18enne residente nella provincia di Roma, accusato di istigazione al suicidio. Il giovane è stato posto ai domiciliari.

"Mio figlio è stato ucciso", ha dichiarato il padre dello studente, con la voce rotta dal dolore durante la conferenza stampa. La sua convinzione, alimentata da mesi di sofferenza e interrogativi, sembra ora trovare un riscontro nelle indagini. L'ipotesi investigativa punta a un'istigazione al suicidio avvenuta tramite chat, un'impietosa trappola virtuale nella quale il giovane studente sarebbe incappato.

L'arresto dell'18enne rappresenta un passo importante nell'indagine, ma lascia ancora molti punti oscuri. Le forze dell'ordine stanno ricostruendo minuziosamente la dinamica dei fatti, analizzando le conversazioni online e cercando di comprendere le motivazioni e le responsabilità di tutti gli attori coinvolti.

Un secondo indagato è coinvolto nella vicenda, accusato di vendita di farmaci. La sua posizione è ancora da chiarire, ma gli inquirenti stanno accertando se ci sia un collegamento diretto con l'istigazione al suicidio. La Procura di Perugia sta lavorando senza sosta per far luce su questa tragedia che ha sconvolto la comunità di Lanciano e non solo.

La storia di Prospero, questo il nome dello studente scomparso, rappresenta un monito inquietante sui pericoli del cyberbullismo e sull'importanza di una maggiore attenzione e protezione dei giovani nel mondo digitale. L'uso irresponsabile delle nuove tecnologie, in questo caso le chat, si è rivelato letale.

"Il dolore è immenso, ma la giustizia deve fare il suo corso", ha concluso il padre di Prospero, rivolgendo un appello a tutti i genitori affinché siano più attenti alle vite dei propri figli e ai segnali di disagio che potrebbero manifestare online. La speranza è che questa tragedia possa servire a sensibilizzare l'opinione pubblica e a prevenire future morti evitabili.

L'inchiesta è ancora in corso e ulteriori aggiornamenti saranno forniti nelle prossime settimane.

(17-03-2025 13:49)