Il G7 si schiera con l'Ucraina

G7: Unione compatta per l'Ucraina, ma l'ombra della guerra commerciale aleggia
Il vertice del G7 si è concluso con una dichiarazione di pieno sostegno all'Ucraina, riaffermando l'impegno a fornire assistenza militare e finanziaria per contrastare l'aggressione russa. La solidarietà mostrata dai leader dei sette paesi più industrializzati è stata inequivocabile, sottolineando la determinazione a mantenere la pressione su Mosca fino alla cessazione delle ostilità.Tuttavia, un'ombra si è proiettata sul summit: l'eredità delle politiche protezionistiche avviate dall'amministrazione Trump, e in particolare la guerra commerciale scatenata con l'imposizione di dazi, continua a influenzare le dinamiche globali. La discussione, sebbene non pubblicamente dettagliata, ha inevitabilmente toccato questo tema cruciale, considerando il suo impatto sulle economie globali e la sua capacità di destabilizzare ulteriormente un contesto già fragile.
Il Presidente Biden, durante le sue dichiarazioni finali, ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti a collaborare con gli alleati per rafforzare la resilienza economica, riconoscendo implicitamente le sfide poste dalla persistente instabilità economica globale, anche quella derivante dalle conseguenze di precedenti politiche protezionistiche.
La questione dei dazi, infatti, non è stata risolta, e la sua presenza latente ha inevitabilmente influenzato i dibattiti sui meccanismi di supporto all'Ucraina e sulla necessità di una risposta coordinata alle minacce geopolitiche. L'obiettivo dichiarato è quello di promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva, ma la strada per raggiungerlo appare ancora irta di ostacoli, compresi quelli derivanti dalle tensioni commerciali internazionali.
La necessità di un'azione coordinata per affrontare sia la crisi in Ucraina che le sfide economiche globali è emersa con chiarezza. Il G7 ha sottolineato l'importanza di rafforzare le catene di approvvigionamento, promuovere l'innovazione e investire nelle infrastrutture, ma la sfida principale rimane quella di costruire un'architettura economica globale più stabile e resiliente, capace di contrastare non solo le aggressioni militari ma anche le minacce di natura economica derivanti da politiche protezionistiche e da una crescente frammentazione del commercio internazionale.
Il futuro dipenderà dalla capacità dei leader del G7 di trasformare gli impegni presi in azioni concrete e di trovare soluzioni collaborative per superare le complesse sfide che si presentano. Maggiori informazioni sul sito del Consiglio Europeo
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