**Rampini e Crozza: cronache amare dall'America democratica post-Trump.**

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Crozza-Rampini: L'Apocalisse Democratica Made in USA (e in Crozza)
Il sipario di Fratelli di Crozza si è alzato, e ancora una volta, Maurizio Crozza ha fatto centro. L'imitazione di Federico Rampini è semplicemente geniale: il tono compassato, l'accento inconfondibile, e la capacità di trasformare anche la più banale delle notizie in un'analisi geopolitica degna di un thriller. Ma è il contenuto che fa davvero la differenza.
Quest'anno, il focus è sulla disperazione, o presunta tale, dei democratici americani nell'era post-Trump. Secondo il Crozza-Rampini, la vita dei sostenitori di Biden è diventata un inferno esistenziale fatto di quinoa scaduta, rimpianti per Hillary Clinton e la costante paura di ritrovarsi a parlare in inglese durante una lezione di yoga "woke". BR
L'ironia è feroce, a tratti spietata, ma sempre incredibilmente divertente. Crozza non risparmia nessuno: dalla retorica progressista esasperata alle derive identitarie che, secondo lui, affliggono la sinistra americana. Il tutto condito con un linguaggio ricercato, zeppo di citazioni (spesso inventate) e parallelismi storici improbabili, marchio di fabbrica del Rampini originale. BR
Uno sketch che, al di là delle risate, offre anche uno spunto di riflessione sulla polarizzazione politica che sta lacerando gli Stati Uniti (e non solo). Crozza, attraverso la maschera di Rampini, ci mostra un'America divisa, esasperata e, forse, un po' ridicola. Ma soprattutto, ci ricorda che a volte, per capire la realtà, bisogna saperla guardare con un pizzico di irriverenza. BR
Per chi se lo fosse perso, lo sketch è disponibile sul sito di Discovery+ oppure sulla pagina Facebook di Fratelli di Crozza.
Unica nota stonata? Forse qualche luogo comune di troppo sui democratici americani. Ma d'altronde, stiamo parlando di satira, non di un documentario. E la satira, si sa, esagera sempre un po'.
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