Giorgetti difende la spesa militare Ue: "Nessuna lite con Meloni, ma miliardi spesi solo ora sono singolari"

Giorgetti difende la spesa militare Ue: "Nessuna lite con Meloni, ma miliardi spesi solo ora sono singolari"

Giorgetti e Salvini a Ancona: Sulla spesa militare Ue, un coro Lega ma con qualche sfumatura

Ancona, - Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, hanno partecipato oggi alla kermesse della Lega ad Ancona, occasione per affrontare temi cruciali dell'agenda politica, tra cui il riarmo europeo.

Giorgetti, intervenendo sul tema della spesa militare, ha espresso un certo scetticismo sulla scelta di incrementare massicciamente le risorse in questo ambito solo ora. “Lite con Meloni? Balle”, ha affermato con decisione il ministro, smentendo categoricamente le voci di tensioni interne al governo. Ha poi aggiunto: “È singolare che si decida di spendere valangate di miliardi solo ora. Mi chiedo se non si potesse fare prima, con più gradualità e magari con una maggiore attenzione alla pianificazione strategica”. Le sue parole, pronunciate con un tono pacato ma fermo, hanno lasciato intendere una certa distanza rispetto all'entusiasmo mostrato da altri esponenti del governo riguardo all'aumento della spesa militare.

Salvini, dal canto suo, ha ribadito il sostegno della Lega al processo di rafforzamento della difesa europea, sottolineando l'importanza di una maggiore autonomia strategica per l'Unione. Il leader della Lega, pur senza entrare nel merito delle critiche mosse da Giorgetti, ha focalizzato il suo intervento sull'aspetto della sicurezza nazionale e sulla necessità di investire in risorse tecnologiche avanzate per le forze armate italiane.

L'intervento congiunto dei due ministri ha messo in luce una certa nuance all'interno del partito di maggioranza, riguardo l'approccio alla politica di riarmo dell'Ue. Mentre Salvini ha ribadito la linea ufficiale del partito, Giorgetti ha espresso, in modo diplomatico ma chiaro, alcune perplessità sulla tempistica e sulla gestione degli ingenti investimenti previsti. Questa discrepanza, anche se minimalizza, ha aperto un dibattito sul possibile impatto di queste divergenze sul futuro delle politiche economiche e di difesa del governo Meloni.

L'evento ad Ancona, dunque, non si è limitato a una semplice manifestazione di partito, ma ha offerto uno spaccato interessante delle dinamiche interne alla maggioranza e delle diverse sensibilità presenti al suo interno su un tema così delicato come la spesa militare e la politica estera dell'Italia all'interno dell'Unione Europea. La prospettiva di una possibile integrazione della Difesa europea continua a essere fonte di discussione, ma, da quanto emerso ad Ancona, non senza alcune sfumature interne al governo.

(15-03-2025 10:35)