Ucraina: Stati Uniti garantiscono sostegno europeo; crisi israelo-palestinese: Trump punta all'impegno UE

Ucraina: Stati Uniti garantiscono sostegno europeo; crisi israelo-palestinese: Trump punta all

Summit UE-USA: Ucraina al centro, ma silenzio sul "due popoli, due stati"

Un vertice tra Stati Uniti ed Europa segnato da forti contrapposizioni e altrettante convergenze. Il documento finale, diramato al termine dell'incontro, ha ribadito con forza l'incrollabile sostegno all'Ucraina e la difesa della sua integrità territoriale. Un punto fermo, insomma, che ha sancito la comune volontà di continuare a fornire assistenza militare e finanziaria a Kiev per contrastare l'aggressione russa. Questo impegno americano, ottenuto dagli europei, rappresenta un successo diplomatico di non poco conto, consolidando l'alleanza transatlantica di fronte alla minaccia russa.


Ma il summit non è stato privo di tensioni e di punti di frizione. Una delle questioni più delicate, quella della crisi israelo-palestinese, ha visto un'assenza significativa nel documento conclusivo: scompare la formula "due popoli, due stati", obiettivo a lungo perseguito dalla comunità internazionale per una soluzione duratura del conflitto. Si tratta di una scelta che ha suscitato non poche perplessità, anche se fonti vicine all'amministrazione americana hanno spiegato che l'obiettivo rimane, pur non essendo esplicitamente menzionato nella dichiarazione congiunta.


In questo contesto, si è evidenziata una sorta di "scambio di concessioni" tra le due sponde dell'Atlantico. Gli europei hanno ottenuto l'impegno netto degli Stati Uniti sul fronte ucraino, mentre l'amministrazione americana, sotto la spinta di Donald Trump, ha visto sminuito l'accento sulla tradizionale formula "due popoli, due stati" nella questione palestinese. Questa lettura, tuttavia, è stata smentita da alcuni analisti, che hanno sottolineato la complessità della situazione mediorientale e la necessità di un approccio più pragmatico, lasciando spazio a possibili interpretazioni future della posizione statunitense.


La mancanza di un chiaro riferimento alla soluzione "due popoli, due stati" nel documento finale lascia aperta la strada a diverse interpretazioni e alimenta le preoccupazioni di coloro che temono un ulteriore congelamento del processo di pace. La situazione rimane dunque fluida e l'attenzione internazionale rimane alta, in attesa di capire quali saranno i passi successivi sia sul fronte ucraino che su quello israelo-palestinese.


Resta da capire se questo silenzio strategico possa essere interpretato come un cambio di rotta nelle politiche americane o semplicemente come una scelta tattica per gestire le delicate relazioni internazionali in un contesto di crescente instabilità globale. Il futuro dirà se questa omissione rappresenti un passo indietro o un'opportunità per un nuovo approccio alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese.

(15-03-2025 02:49)