La Democrazia contro i Nazionalismi: un Collante Sociale

La Democrazia contro i Nazionalismi: un Collante Sociale

A Gorizia, il confine diventa ponte: un esempio di democrazia contro i nazionalismi

Gorizia, una città simbolo di un passato diviso, oggi si presenta come un luminoso esempio di integrazione e collaborazione transnazionale. L'evento "Colle: democrazia anticorpo nazionalismi", svoltosi recentemente a Gorizia, ha dimostrato con forza come un confine, un tempo simbolo di divisione e conflitto, possa trasformarsi in un luogo di incontro, dialogo e scambio culturale.
La manifestazione, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini goriziani, rappresentanti delle istituzioni italiane e slovene e personalità del mondo accademico e della società civile, si è concentrata sulla costruzione di una pace duratura fondata sulla comprensione reciproca e sul rispetto delle diversità. Il tema centrale è stato quello della democrazia come antidoto ai nazionalismi, un concetto reso particolarmente significativo dalla posizione geografica di Gorizia, città storicamente segnata dal confine tra Italia e Slovenia.
Attraverso dibattiti, mostre e incontri, i partecipanti hanno condiviso esperienze e prospettive diverse, ponendo l'accento sulla necessità di promuovere la cooperazione transfrontaliera in tutti gli ambiti, dall'economia alla cultura, dall'istruzione all'ambiente. L'obiettivo è stato quello di superare le barriere ideologiche e costruire un futuro comune, basato sulla solidarietà e sulla condivisione dei valori democratici.
Particolarmente apprezzato è stato l'impegno delle istituzioni locali nel promuovere iniziative concrete di collaborazione tra Italia e Slovenia, testimonianza di una volontà politica di superare le divisioni del passato e costruire un futuro di pace e prosperità condivisa. L'evento ha inoltre sottolineato l'importanza del ruolo della società civile nel promuovere la comprensione reciproca e il dialogo tra persone di diversa provenienza.
"Colle: democrazia anticorpo nazionalismi" non è stato solo un evento celebrativo, ma un'occasione per riflettere sulle sfide del presente e costruire un futuro più inclusivo e solidale. La scelta di Gorizia come sede della manifestazione è stata significativa, trasformando un confine storico in un simbolo di speranza e di cooperazione tra popoli. Un messaggio potente che si auspica possa ispirare altre città di confine nel mondo, dimostrando che la pace e la comprensione sono possibili, anche là dove le divisioni sembrano insormontabili. L'iniziativa ha inoltre messo in luce l'importanza del ricordo del passato, non per alimentare rancori, ma per costruire un futuro migliore, consapevoli degli errori commessi e decisi a non ripeterli. Un esempio concreto di come la storia, anche quella più dolorosa, possa trasformarsi in un potente motore per la costruzione di un futuro di pace e reciproco rispetto.

(15-03-2025 15:10)