Giacomoni ricorda Del Bocca: "Mi manca persino la lotta per l'arrosto"

Addio a Silvia Giacomoni: un ricordo indimenticabile attraverso le sue parole
Oggi, nel giorno della sua scomparsa, vogliamo ricordare Silvia Giacomoni, giornalista di Repubblica e compagna di una vita di Giorgio Bocca, attraverso un'intervista rilasciata nel 2017. Un'intervista che, a distanza di anni, conserva intatta la sua forza e la sua commovente umanità. Un ritratto intimo e tenero, che ci permette di avvicinarci alla figura di una donna straordinaria, legata indissolubilmente alla storia del giornalismo italiano e all'uomo che ha condiviso con lei una vita fatta di passione, impegno civile e, come lei stessa raccontava, anche di accese discussioni.
"Del Bocca mi manca tutto, anche le litigate per l'arrosto", confessava Silvia con un sorriso malinconico, ma anche con una punta di orgoglio. Queste parole, semplici ma potenti, racchiudono l'essenza del loro rapporto: una profonda complicità, una quotidianità fatta di dettagli apparentemente insignificanti, ma capaci di dare forma a un amore duraturo e intenso. Non solo la condivisione di battaglie politiche e professionali, ma anche la normalità delle piccole cose, delle discussioni domestiche, dei momenti di dolcezza e di conflitto, che hanno costruito la solidità del loro legame.
Nell'intervista, Silvia Giacomoni ripercorreva momenti cruciali della sua vita, rivelando aspetti inediti della personalità di Giorgio Bocca: la sua irruenza, la sua intelligenza arguta, la sua capacità di provocare e di emozionare. Un racconto che va oltre l'aneddoto, svelando la profondità di un sentimento che ha resistito al passare del tempo, alle difficoltà, alle inevitabili differenze. Era un amore fatto di rispetto reciproco, di stima intellettuale, ma soprattutto di affetto sincero e profondo.
Ricordare Silvia Giacomoni oggi significa ricordare una donna che ha saputo coniugare brillantemente la professione giornalistica con la vita privata, senza mai rinunciare a se stessa. Significa celebrare una figura femminile forte, indipendente, e profondamente innamorata della vita e del suo compagno. Un'eredità preziosa, che va ben oltre le colonne di un giornale, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi l'ha conosciuta e di chi, oggi, la ricorda con commozione.
La sua mancanza lascerà un vuoto incolmabile nel mondo del giornalismo e soprattutto nel cuore di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla.
Leggere l'intervista integrale (se disponibile online) offre una testimonianza ancora più completa della sua vita e del suo rapporto con Giorgio Bocca.
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