La strategia commerciale di Trump: sfidare l'unità europea con trattative bilaterali.
Così Trump (o meglio, la sua eredità) punta a dividere l'Europa: la "battaglia finanziaria" sui dazi continua
La strategia di Donald Trump, anche se ormai ex-presidente, continua a gettare un'ombra lunga sulla politica economica internazionale. La sua "battaglia finanziaria", combattuta a suon di dazi e protezionismo, non è affatto conclusa, anzi, potrebbe assumere nuove, pericolose forme.Il piano, oramai ben noto, è quello di destabilizzare l'Unione Europea negoziando accordi commerciali separati con i singoli Stati membri. Una strategia volta a dividere e conquistare, sfruttando le inevitabili divergenze di interessi tra le nazioni europee. Questa tattica, seppur non direttamente orchestrata dall'attuale amministrazione Biden, ne rappresenta una sorta di eredità problematica, un'eredità che l'Europa deve affrontare con estrema attenzione.
L'obiettivo, in sostanza, è quello di indebolire il blocco europeo, facendogli perdere la sua capacità di contrattazione collettiva. Singolarmente, infatti, le nazioni europee hanno un potere contrattuale nettamente inferiore rispetto a quello dell'intera Unione. Questo permetterebbe agli Stati Uniti di imporre condizioni commerciali più vantaggiose, anche a discapito degli interessi europei.
Ma quali sono le mosse concrete? Al momento non si tratta di un'azione diretta e dichiarata da parte del governo americano, ma piuttosto di una presenza latente e di una serie di pressioni indirette. Si assiste ad una continua attività di lobbying da parte di interessi economici americani nei confronti dei singoli governi europei, con l'obiettivo di spingere verso accordi bilaterali favorevoli agli Stati Uniti.
Questa situazione crea un terreno fertile per una destabilizzazione del mercato unico europeo, minando la coesione e l'unità del blocco. La sfida per l'Unione Europea è dunque quella di reagire con coesione e fermezza, rafforzando la propria capacità di negoziazione collettiva e contrastando le pressioni individuali. Una risposta unitaria e decisa è fondamentale per evitare che la strategia di Trump, o meglio, la sua eredità di divisione, porti a un indebolimento strutturale dell'Europa nel contesto del commercio internazionale.
La situazione richiede un'analisi attenta e una risposta politica altrettanto attenta e calibrata, da parte dei leader europei, per evitare di cadere nella trappola di una frammentazione dannosa per l'economia e la sicurezza del continente. L'Europa deve dimostrare di poter parlare con una sola voce, forte e unita, per difendere i propri interessi a livello globale.
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