Il mistero di Garlasco: dubbi sulla pista del doppio omicidio

Il mistero di Garlasco: la tesi del "doppio killer" e le ombre sul caso Stasi

Cinque anni dopo l'omicidio di Chiara Poggi, un nuovo tassello si aggiunge al complesso mosaico del caso Garlasco. Una teoria investigativa, elaborata dai Carabinieri e poi archiviata, torna a galla: quella del "doppio killer". L'ipotesi, che non ha mai trovato riscontro definitivo, ipotizzava la presenza di un complice accanto ad Alberto Stasi.

La chiave di volta? Le scarpe. Stasi indossava un numero 42, dimensione riscontrata su alcuni reperti della scena del crimine. Ma Andrea Sempio, inizialmente considerato un testimone, indossava il numero 44. Questa discrepanza, secondo l'ipotesi dei militari, avrebbe suggerito la presenza di una seconda persona con un diverso profilo calzaturiero.

Ma quali sono le prove che hanno portato all'abbandono di questa teoria? L'indagine si è concentrata su diversi punti cruciali: le tracce di sangue rinvenute nella casa, la ricostruzione della dinamica dell'omicidio attraverso le scale e l'analisi dei reperti nel bagno.

Gli elementi a sostegno della tesi del doppio killer si sono dimostrati, alla fine, insufficienti a reggere il peso dell'accusa. Le analisi del DNA, le testimonianze e la ricostruzione della scena del crimine, dopo un'attenta valutazione, non hanno confermato la presenza di un secondo individuo. La difficoltà di collegare in modo certo le impronte e le tracce rinvenute a un complice di Stasi ha portato gli inquirenti ad archiviare questa ipotesi.

Resta, però, un velo di mistero. Nonostante la condanna di Stasi, alcuni interrogativi rimangono irrisolti. La complessità della scena del crimine, le incongruenze e le interpretazioni divergenti tra le diverse perizie hanno contribuito a mantenere vivo il dibattito sulla reale dinamica dell'omicidio di Chiara Poggi.

L'ipotesi del doppio killer, seppur archiviata, ricorda la delicatezza delle indagini e la necessità di un'analisi approfondita di tutti gli elementi probatori, anche quelli apparentemente marginali come la misura delle scarpe. L'enigma di Garlasco continua a rappresentare un caso emblematico, un monito sulla difficoltà di ricostruire la verità nei casi più complessi.

Il caso Garlasco, a cinque anni dalla condanna di Stasi, continua a sollevare interrogativi e a stimolare riflessioni sul sistema giudiziario e sulla ricerca della verità.

(14-03-2025 07:57)