Ecco un possibile titolo alternativo: **Carabinieri: azione legittima nell'intervento che ha portato alla morte di Ramy.**
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Consulenza: Ha frenato quando doveva, urto tra auto e scooter laterale - Morte Ramy, inseguimento Cc fu corretto
La consulenza tecnica disposta dalla Procura della Repubblica ha fatto luce sulla tragica morte di Ramy Shehata, il giovane deceduto in seguito a un incidente stradale avvenuto quest'anno durante un inseguimento dei Carabinieri.
L'incidente, che ha visto coinvolti uno scooter guidato da Ramy e un'automobile, si è verificato in circostanze che hanno subito destato interrogativi. La relazione del consulente, un ingegnere specializzato in ricostruzioni di incidenti stradali, sembra sciogliere molti dubbi.
Secondo quanto emerso dalla consulenza, il conducente dell'auto ha compiuto una manovra di frenata nel momento in cui lo scooter si è immesso sulla sua traiettoria, seppur tardiva a causa della repentinità dell'azione dello scooterista. L'impatto, purtroppo, è stato inevitabile e si è verificato lateralmente.
La velocità dei mezzi coinvolti è ancora al vaglio degli inquirenti, ma la prima analisi indica che entrambe si trovavano entro i limiti consentiti.
Un punto cruciale dell'indagine riguarda la condotta dei Carabinieri. La consulenza, basata sull'analisi dei dati GPS delle auto di servizio e delle testimonianze raccolte, ha concluso che l'inseguimento è stato condotto nel rispetto dei protocolli e che non vi è stata alcuna condotta negligente da parte dei militari.
L'inchiesta, naturalmente, non è ancora conclusa e sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire ogni aspetto della vicenda.
La famiglia di Ramy, tramite il proprio legale, ha espresso profondo dolore per la perdita del giovane e ha auspicato che venga fatta piena luce sulla dinamica dell'incidente. È stato annunciato che verranno nominati consulenti di parte per valutare attentamente le risultanze della consulenza tecnica disposta dalla Procura.
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