Salvini contro von der Leyen sulla difesa Ucraina: imbarazzo nel governo Meloni

Consiglio federale Lega: Salvini sfida von der Leyen, imbarazzo per Tajani

Il Consiglio federale della Lega, riunitosi oggi, ha visto Matteo Salvini promettere battaglia alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, definita da lui stesso una "guerrafondaia". La riunione, incentrata sul tema della pace in Ucraina e della difesa comune europea, ha evidenziato le profonde divisioni interne al partito in merito alla linea da seguire sulla crisi ucraina.

"Non ci faremo intimidire dalle pressioni europee", ha dichiarato Salvini, ribadendo la sua posizione critica verso l'invio di armi a Kiev e puntando il dito contro ciò che ritiene un'eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti. Il leader leghista ha ribadito la necessità di una negoziazione immediata per porre fine al conflitto, accusando la von der Leyen di alimentare la guerra anziché cercare la pace. La sua presa di posizione dura ha suscitato non poche tensioni interne al partito.

La situazione ha creato un certo imbarazzo per il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha sempre cercato di mantenere un profilo più moderato e atlantista all'interno del governo di centrodestra. Tajani, pur condividendo la necessità di una soluzione diplomatica, si è mantenuto più cauto rispetto alle forti dichiarazioni del segretario federale, evidenziando la necessità di una posizione unitaria all'interno dell'Unione Europea. Le sue parole, più concilianti rispetto alle accuse di Salvini, sembrano suggerire una linea politica diversa, seppur interna allo stesso governo.

Mentre Salvini attaccava frontalmente la presidente della Commissione, la premier Giorgia Meloni ha mantenuto un atteggiamento più riservato, preferendo non intervenire direttamente nella polemica. La sua posizione, come sempre, è stata più attenta a bilanciare le diverse anime del governo, cercando di evitare fratture pubbliche sul delicato tema della politica estera. La questione ucraina rimane dunque un nodo cruciale per la stabilità del governo, con le diverse forze politiche che cercano di trovare un difficile punto di equilibrio tra le proprie posizioni e le necessità della politica internazionale. Il Consiglio federale di oggi ha ulteriormente evidenziato queste fragilità interne alla maggioranza.

La discussione interna alla Lega sui temi della pace e della sicurezza europea è destinata a proseguire, con Salvini che sembra intenzionato a mantenere una linea dura e critica nei confronti dell'Unione Europea e della politica di sostegno all'Ucraina. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà questa situazione e quale sarà l'impatto sulle scelte politiche del governo italiano in ambito internazionale.

(12-03-2025 08:02)