Scontro con Mosca: la posta in gioco è alta

Il Re Mida di Riad: Bin Salman, l'abile tessitore di pace (e potere)?

Mohammed bin Salman, l'erede al trono saudita, sta giocando una partita a scacchi magistrale sulla scena internazionale. Dopo aver ospitato a Riad, a maggio, un incontro chiave tra delegazioni statunitensi e russe, teso a esplorare le possibilità di un disgelo nei rapporti tra le due superpotenze, il principe ha orchestrato a Gedda, pochi giorni fa, una riunione di alto livello tra i rappresentanti ucraini e statunitensi. Questi eventi, apparentemente distinti, dipingono un quadro più ampio e inquietante della crescente influenza di Bin Salman sulla politica globale.

Non si tratta solo di diplomazia di buon vicinato. L'iniziativa saudita, pur presentata come un tentativo di mediazione, è strategicamente ingegnosa. Ospitando entrambi i fronti di una guerra così complessa come quella in Ucraina, Bin Salman si posiziona come un attore chiave, un mediatore insostituibile con la capacità di influenzare il corso degli eventi. Questo rafforza notevolmente la sua posizione sulla scena internazionale, accreditandolo come un leader capace di risolvere crisi globali.

Ma dietro l'immagine del pacificatore si nasconde un'abile strategia di potenza. La partita a poker con il Cremlino è appena iniziata. Il successo di questi incontri, seppur parziali, ha aumentato il peso politico e strategico dell'Arabia Saudita. Il regno, grazie alla mediazione di MBS, potrebbe ora influenzare le trattative sul prezzo del petrolio, sul futuro dell'energia e su questioni geopolitiche cruciali. La crescente influenza saudita apre anche scenari complessi, in particolare riguardo alla possibilità di una ristrutturazione del sistema internazionale basato su un multipolarismo dove l'Arabia Saudita giocherebbe un ruolo di primo piano.

L'abilità di Bin Salman sta nell'essere riuscito a sfruttare la guerra in Ucraina per accrescere la sua influenza globale. Mentre Stati Uniti e Russia sono bloccati in un confronto di potenza, l'Arabia Saudita si colloca come un intermediario indispensabile. La capacità del principe di mediare fra attori globali così contrapposti non è da sottovalutare. Si tratta di un successo politico di grande rilevanza, che potrebbe consolidare ulteriormente il suo potere interno e proiettarlo su scala internazionale in un modo senza precedenti. Il futuro ci dirà se questa strategia di lungo termine si rivelerà un successo o un fallimento, ma indubbiamente, al momento, Mohammed bin Salman sembra detenere le carte vincenti.

La comunità internazionale osserva con attenzione le prossime mosse di Riad, consapevole che il futuro dell'equilibrio globale potrebbe, in parte, dipendere dalle scelte del potente principe saudita. Council on Foreign Relations offre analisi approfondite sulla politica saudita.

(12-03-2025 00:00)