Ue pronta a colpire gli USA: da aprile ritorsioni sui dazi di Trump
Ue contro Trump: dazi di risposta all'acciaio e all'alluminio
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha annunciato una serie di misure di ritorsione contro gli Stati Uniti in risposta ai dazi imposti dall'amministrazione americana sulle importazioni di acciaio e alluminio. A partire da aprile, l'Unione Europea attiverà una serie di dazi compensativi mirati a colpire prodotti americani, in una sfida diretta all'ex presidente Donald Trump, che aveva introdotto le misure protezionistiche nel 2018.
La von der Leyen, in una conferenza stampa tenutasi a Bruxelles, ha sottolineato la determinazione dell'Ue a difendere i propri interessi e a contrastare le pratiche commerciali sleali. "Non tollereremo che i nostri produttori vengano penalizzati da misure ingiustificate", ha dichiarato la presidente, aggiungendo che le misure di ritorsione saranno proporzionate e mirate a settori specifici dell'economia statunitense. L'obiettivo, ha spiegato, non è quello di scatenare una guerra commerciale, ma di ottenere la rimozione dei dazi americani attraverso una risposta ferma e decisa.
L'elenco dei prodotti americani che saranno colpiti dai dazi di risposta è ancora in fase di definizione, ma si prevede che includerà beni di consumo e prodotti industriali. La Commissione Europea ha lavorato per mesi alla valutazione dell'impatto dei dazi americani sull'industria europea dell'acciaio e dell'alluminio, e ha condotto consultazioni con le parti interessate per definire le misure più efficaci. L'annuncio di von der Leyen rappresenta una svolta significativa nella disputa commerciale tra Ue e Usa, e segna un'escalation delle tensioni commerciali tra le due maggiori economie del mondo.
La decisione dell'Ue di rispondere con forza ai dazi americani è stata accolta con favore dalle associazioni di categoria del settore siderurgico e metallurgico europeo, che da anni denunciavano il danno economico causato dalle misure protezionistiche di Trump. L'auspicio è che questa azione decisa possa portare ad un negoziato con gli Stati Uniti che consenta di risolvere la controversia e di ristabilire un commercio bilaterale più equo e reciprocamente vantaggioso. La situazione resta comunque delicata e l'esito della contromossa europea dipenderà anche dalla reazione dell'amministrazione americana attuale. L'attenzione rimane alta sull'evoluzione della situazione e sulle possibili reazioni a catena a livello globale.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il sito ufficiale della Commissione Europea.
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