Ecco un titolo alternativo: **Tragedia in Egitto: turista italiano sbranato da uno squalo, il dramma della moglie testimone.**

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Tragedia in Egitto:"Gianluca poteva essere salvato", la compagna rompe il silenzio

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SHARM EL-SHEIKH - Una vacanza da sogno trasformata in un incubo. Cristina, la compagna di Gianluca Di Gioia, l'imprenditore italiano di 56 anni morto in Egitto a causa dell'attacco di uno squalo, ha rotto il silenzio. Lo ha fatto con parole cariche di dolore e rabbia, denunciando presunte negligenze nei soccorsi che, a suo dire, avrebbero potuto salvare la vita al suo compagno.

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"Ho visto tutto, era a pochi metri da me," ha raccontato Cristina, ancora sotto shock. "Lo squalo lo ha attaccato improvvisamente e ho iniziato a urlare per chiedere aiuto. Ma nessuno interveniva. C'era un'imbarcazione lì vicino, ma non si è mossa subito. Sembrava che nessuno sapesse cosa fare."

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La donna ha espresso forti dubbi sulla tempestività dei soccorsi, affermando che i minuti preziosi persi nell'attesa potrebbero essere stati fatali. "I soccorsi sono arrivati in ritardo, troppo tardi," ha dichiarato. "Gianluca stava lottando, ma era solo. Se fossero intervenuti subito, forse... forse sarebbe ancora qui con me."

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Cristina ora chiede giustizia e verità sull'accaduto. Vuole che vengano accertate le responsabilità e che si faccia luce su eventuali mancanze da parte degli operatori turistici e delle autorità locali. "Non voglio che quello che è successo a Gianluca accada ad altri," ha concluso. "Vogliamo sapere perché i soccorsi sono stati così lenti e perché non c'era un piano di emergenza adeguato."

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La Farnesina segue da vicino il caso e ha espresso il suo cordoglio alla famiglia Di Gioia, assicurando il massimo sostegno. Le autorità egiziane hanno avviato un'indagine per chiarire le dinamiche dell'accaduto e verificare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza.

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Il video dell'attacco, diffuso online, ha scosso l'opinione pubblica e riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle acque del Mar Rosso. Le autorità locali hanno temporaneamente chiuso alcune spiagge e vietato le attività subacquee in attesa di ulteriori accertamenti.

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(11-03-2025 10:41)