Ecco un titolo alternativo: **Camporini: "Europa, rafforziamo la difesa nel solco della NATO integrando le capacità militari"**
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Europa verso un esercito comune? L'ex Capo di Stato Maggiore Camporini detta la linea
Roma, [Data odierna] - Il dibattito sull'autonomia strategica europea si infiamma, con la guerra in Ucraina che funge da catalizzatore per una rinnovata spinta verso una difesa comune. Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha recentemente delineato un percorso ambizioso ma pragmatico per la creazione di una vera e propria forza bellica europea.
In un intervento durante il recente evento "Rearme Europe", il generale Camporini ha sottolineato la necessità di superare le frammentazioni nazionali e di puntare a sistemi d'arma comuni. "Non possiamo più permetterci di avere eserciti che operano con tecnologie incompatibili", ha affermato Camporini. "Serve un'armonizzazione delle capacità, una condivisione dei segreti industriali e una visione strategica unitaria".
Il nodo cruciale, secondo l'ex Capo di Stato Maggiore, risiede nella capacità di collaborare efficacemente nel settore della ricerca e sviluppo. "Dobbiamo unire le nostre eccellenze tecnologiche, evitando duplicazioni e sprechi di risorse", ha spiegato. Camporini ha inoltre evidenziato l'importanza di seguire le regole stabilite dalla NATO, assicurando che qualsiasi iniziativa europea rafforzi, e non indebolisca, l'Alleanza Atlantica.
L'idea di un esercito europeo non è nuova, ma l'attuale contesto geopolitico sembra aver creato le condizioni per una sua concreta realizzazione. Resta da vedere se gli Stati membri saranno disposti a cedere sovranità in materia di difesa e a investire massicciamente in un progetto comune. L'intervento di Camporini rappresenta un importante contributo al dibattito, fornendo una roadmap chiara e dettagliata per un futuro della difesa europea più integrato e autonomo.
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