Prodi: L'Europa deve riarmarsi, serve un esercito comune

L'ombra della guerra: Prodi e l'esercito europeo, Schlein e il "no" del PD

L'ex premier Romano Prodi ha lanciato una bomba nel dibattito sulla difesa europea, affermando che un esercito comune avrebbe dissuaso Putin dall'attaccare l'Ucraina. "Se avessimo avuto un esercito, Putin non avrebbe attaccato", ha dichiarato Prodi, sollevando un'ondata di reazioni all'interno del Partito Democratico. La sua posizione, espressa nel contesto del dibattito su ReArm Europe, ha acceso una nuova fiamma sul tema, già caldo per le divisioni interne al partito."Mi aspetterei un passo più forte sulla difesa comune, più politica che armi", ha aggiunto Prodi, evidenziando l'importanza di una strategia coordinata a livello europeo, che vada oltre la semplice accumulazione di mezzi militari. Una visione che sembra contrapporsi, almeno in parte, alla linea del partito guidata da Elly Schlein.La segretaria del PD, Elly Schlein, ha ribadito la posizione del partito sul tema: un netto "no" all'invio di armi in Ucraina. "Insisteremo sul no, il Pd è plurale ma poi decide", ha affermato Schlein, sottolineando l'importanza dell'unità del partito nonostante le diverse opinioni al suo interno. La sua dichiarazione sembra rappresentare un'aperta sfida alla proposta di Prodi, aprendo uno scontro interno significativo sul ruolo dell'Italia nella difesa europea e nel conflitto ucraino.La dichiarazione di Prodi, pronunciata in un momento di crescente tensione internazionale, ha riaperto il dibattito su un tema cruciale per il futuro dell'Unione Europea. La proposta di un esercito europeo è un argomento controverso, che divide opinioni e mette a confronto diversi approcci alla sicurezza continentale. La posizione di Prodi, seppur forte, deve fare i conti con le resistenze interne al PD, e con le preoccupazioni di molti che vedono in un esercito europeo un potenziale fattore di escalation dei conflitti. Il futuro del dibattito, e la posizione che il PD assumerà, saranno decisivi per la definizione della politica estera italiana e per il ruolo del nostro Paese nell'architettura della sicurezza europea. La tensione è alta e le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà questa complessa situazione.BRLe dichiarazioni di Prodi hanno suscitato un'ampia eco sui media internazionali, con molti analisti che hanno sottolineato l'importanza di un'Europa più unita e forte in ambito di difesa. La stessa Unione Europea sta lavorando alla costruzione di una politica di difesa comune, ma il percorso è ancora lungo e pieno di ostacoli. L'intervento di Prodi potrebbe rappresentare un importante stimolo per accelerare questo processo, ma anche un'ulteriore fonte di divisione all'interno del panorama politico italiano ed europeo.

(10-03-2025 14:09)