Trump su Ucraina e terre rare: "Zelensky senza carte, accordo possibile in 48 ore"
La vigilia infuocata del vertice di pace: Zelensky incontra Bin Salman, Trump lancia ultimatum
Giacarta, 5 Agosto 2024 - L'aria è tesa a Giacarta, a poche ore dall'inizio del vertice per la pace in Arabia Saudita. La riunione, attesa con ansia da osservatori internazionali, è preceduta da una serie di incontri bilaterali ad alto voltaggio, tra cui quello cruciale tra il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. L'incontro, svoltosi nella massima riservatezza, lascia spazio a diverse interpretazioni, alimentando le già alte aspettative e le altrettanto forti tensioni che caratterizzano questo delicato momento geopolitico.
"Zelensky deve mostrare serietà, deve mettere sul tavolo delle proposte concrete", ha dichiarato senza mezzi termini Donald Trump in una conferenza stampa a sorpresa poco fa. L'ex Presidente americano, mai tenero con l'amministrazione Biden, ha aggiunto: "Zelensky non ha tutte le carte in mano per vincere questo negoziato. Deve capire che la pace richiede compromessi". Trump ha poi lanciato una sfida a sorpresa, affermando di poter raggiungere un accordo sulle terre rare con la Cina "in soli due giorni", una dichiarazione che ha lasciato molti analisti esterrefatti.
La posizione di Trump, seppur fortemente critica verso l'operato dell'amministrazione attuale, riflette una preoccupazione diffusa: la necessità di una soluzione rapida e definitiva al conflitto in Ucraina. La guerra, oltre alle sue terribili conseguenze umanitarie, sta generando un'instabilità economica globale sempre più evidente, con ripercussioni significative sulle catene di approvvigionamento e sui prezzi delle materie prime. La questione delle terre rare, risorse cruciali per l'industria tecnologica, rappresenta un ulteriore elemento di tensione nel delicato equilibrio geopolitico.
L'incontro tra Zelensky e Bin Salman rappresenta un tassello fondamentale di questo complesso mosaico. La posizione dell'Arabia Saudita, un mediatore chiave nel conflitto, sarà determinante per il successo del vertice. Le dichiarazioni ufficiali, finora, sono state scarne e prudenti, ma la portata dell'incontro suggerisce la volontà di entrambe le parti di trovare una via d'uscita dalla crisi. Il risultato del vertice, quindi, rimarrà appeso al filo di un rasoio fino alle sue conclusioni.
Il mondo attende con il fiato sospeso. Le prossime ore saranno decisive per il futuro dell'Ucraina e per il corso della storia globale. L'auspicio è che la diplomazia prevalga sulla guerra, aprendo la strada ad una pace duratura e stabile.
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