Tragedia in Egitto: turista italiano morto dopo attacco di squalo

Tragedia in Egitto: la compagna di Gianluca Di Gioia denuncia ritardi nei soccorsi

Sharm el-Sheikh, Egitto - Una tragedia sconvolgente ha colpito una famiglia italiana in vacanza a Sharm el-Sheikh. Gianluca Di Gioia, turista italiano, è morto a causa dell'attacco di uno squalo. La sua compagna, distrutta dal dolore, ha rotto il silenzio denunciando gravi ritardi nei soccorsi e chiedendo giustizia. “Nessuno interveniva, io urlavo”, ha dichiarato la donna, ancora sotto shock per l'accaduto. La sua testimonianza, straziante, getta ombre sulla gestione dell'emergenza e solleva interrogativi sulle procedure di sicurezza adottate in quel tratto di mare.

Secondo il racconto della compagna, l'attacco dello squalo è avvenuto in modo improvviso e violento. Gianluca Di Gioia si trovava a pochi metri dalla riva quando è stato aggredito. La donna ha immediatamente lanciato l'allarme, ma, a suo dire, i soccorsi sono arrivati con un ritardo inaccettabile. "Ho urlato, ho chiesto aiuto, ma nessuno interveniva. Ho visto la scena, ho visto tutto... e non potevo fare niente", ha raccontato con la voce rotta dal pianto. La donna ha descritto momenti di terrore e impotenza, mentre assisteva alla tragica scena senza poter intervenire efficacemente.

La notizia della morte di Gianluca Di Gioia ha suscitato profonda commozione in Italia. La famiglia, oltre al dolore immenso, ora si trova a fare i conti con la pesante accusa di negligenza nei soccorsi. Le autorità egiziane sono state interpellate e sono al momento impegnate nelle indagini per chiarire la dinamica dell'accaduto e accertare eventuali responsabilità. La compagna di Di Gioia ha annunciato l'intenzione di intraprendere tutte le azioni legali necessarie per ottenere giustizia e fare luce su quanto accaduto. "Vogliamo sapere perché nessuno è intervenuto in tempo, vogliamo capire come sia potuto accadere tutto questo", ha affermato con fermezza.

L'incidente solleva anche serie perplessità sulla sicurezza dei turisti nelle acque di Sharm el-Sheikh. L'episodio, purtroppo non isolato, impone una riflessione sulle misure di prevenzione e sulle procedure di intervento in caso di emergenza. La richiesta di giustizia della compagna di Gianluca Di Gioia si unisce a quella di una maggiore attenzione alla sicurezza dei turisti e alla necessità di garantire interventi tempestivi ed efficaci in situazioni di pericolo.

Seguiremo l'evolversi della vicenda e aggiorneremo questo articolo con ulteriori dettagli non appena disponibili.

(11-03-2025 10:41)