Trump: stop truppe e manovre UE, rottura in vista

Piano del Pentagono: 35.000 soldati USA fuori dalla Germania, verso l'Ungheria? Tensioni con la NATO

Una notizia che sta scuotendo gli equilibri geopolitici europei: secondo indiscrezioni provenienti da fonti interne al Pentagono, si starebbe valutando un piano di ridislocazione di circa 35.000 soldati statunitensi attualmente dislocati in Germania. La destinazione? L'Ungheria. Questa mossa, se confermata, avrebbe gravi ripercussioni sulle operazioni militari congiunte della NATO e sulle garanzie di sicurezza fornite all'Ucraina.

Il silenzio ufficiale è assordante, ma le voci di un possibile trasferimento sono sempre più insistenti. Si parla di una riduzione significativa della presenza militare americana in Germania, con conseguente minore coinvolgimento nelle esercitazioni congiunte NATO e un indebolimento della capacità di risposta rapida alle eventuali crisi nella regione. L'aspetto più preoccupante è la possibile limitazione o addirittura interruzione dell'accesso alle informazioni di intelligence, comprese le immagini satellitari cruciali per il monitoraggio della situazione in Ucraina, di cui Kiev attualmente beneficia.

Questa strategia, seppur non ufficialmente confermata, potrebbe essere interpretata come un ulteriore segnale di distacco degli Stati Uniti dall'Europa e una scelta che favorirebbe l’Ungheria, Paese dall’orientamento politico filo-russo, a discapito dei tradizionali alleati dell'Unione Europea. L'ombra di una possibile strategia di avvicinamento a Mosca aleggia sul piano, suscitando preoccupazione tra gli alleati europei.

La decisione, se presa, sarebbe in linea con la tendenza osservata negli ultimi anni di revisione della presenza militare americana in Europa. Tuttavia, la portata di un eventuale trasferimento di questa magnitudine rappresenterebbe un cambio di paradigma significativo nelle relazioni transatlantiche e nella strategia di sicurezza europea.

È fondamentale attendere conferme ufficiali da parte del Pentagono e del governo americano, ma la gravità delle indiscrezioni impone una seria riflessione sulle implicazioni strategiche di una tale mossa e sulle sue conseguenze per la stabilità regionale e la sicurezza dell'Europa.

La situazione rimane fluida e richiede un monitoraggio costante. Aggiornamenti saranno pubblicati non appena disponibili da fonti ufficiali.

(09-03-2025 01:00)