**Salvini snobba Macron: "A Parigi trattano chiunque". Tensioni e canali aperti con il governo.**
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Tensione Italia-Francia: Nuovo Attacco di Salvini a Macron, Palazzo Chigi Interviene
Roma, [Data Corrente] - La fragile tregua diplomatica tra Italia e Francia è di nuovo a rischio. Il vicepremier Matteo Salvini è tornato a infiammare il clima con dichiarazioni al vetriolo nei confronti del Presidente francese Emmanuel Macron, definendolo, seppur implicitamente, "uno qualunque" all'Eliseo. Questa nuova uscita arriva a poche settimane da un precedente episodio in cui Salvini aveva apertamente definito Macron "matto", scatenando un'ondata di proteste da Parigi e mettendo a dura prova i rapporti bilaterali.BR
Fonti di Palazzo Chigi confermano che la Premier Giorgia Meloni è intervenuta immediatamente per cercare di ridimensionare la portata delle affermazioni di Salvini. La Presidente del Consiglio ha avuto un colloquio telefonico con il leader della Lega, ribadendo la necessità di mantenere toni moderati, soprattutto in un momento geopolitico così delicato. Il tentativo è quello di evitare una escalation che potrebbe danneggiare gli interessi nazionali.BR
Sul fronte del governo, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha cercato di smorzare i toni, sottolineando come il riarmo europeo sia fondamentale per rafforzare la sicurezza del continente. "È necessario investire nella difesa per garantire la stabilità e la protezione dei nostri cittadini", ha dichiarato Tajani, in un tentativo di distogliere l'attenzione dalle polemiche interne.BR
A Parigi, le parole di Salvini hanno generato un nuovo ondata di gelo. Si registrano contatti informali tra i due governi per cercare di disinnescare la situazione, ma la ferita aperta dalle continue provocazioni rende difficile la ricostruzione di un clima di fiducia. La questione migratoria e le divergenze sulle politiche economiche europee restano i principali nodi irrisolti tra Roma e Parigi. Resta da vedere se gli sforzi della Premier Meloni basteranno a placare le acque e a evitare una crisi diplomatica di proporzioni maggiori.
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