Alessandro Haber: la pace di Trastevere nel suo rifugio errante.
Alessandro Haber: Tra Arte e Fiume, un Rifugio Errante a Trastevere
Le finestre della casa di Alessandro Haber, a Trastevere, incorniciano il Tevere, un fiume silenzioso testimone di una vita ricca di arte, teatro e successi. Un palcoscenico naturale per un attore di grande esperienza, che ha saputo trasformare il suo rifugio romano in un'oasi di pace nel cuore del vivace quartiere.
Oltre le mura di mattoni, un mondo di emozioni: opere d'arte che adornano ogni angolo, ricordi di una carriera costellata di premi e riconoscimenti, e l'eco di risate e conversazioni animate. "Quante feste qui con gli amici", racconta Haber, "Mi ritrovo nel caos di questo bazar, in questo bellissimo caos."
Il "bazar" è una metafora perfetta per descrivere la casa dell'attore: un ambiente caldo e accogliente, un melting pot di stili e oggetti, che riflette la personalità eclettica e multisfaccettata del suo proprietario. Un'esplosione di colori, di forme, di suggestioni che non lasciano indifferenti. Dai quadri alle sculture, dagli oggetti d'antiquariato ai ricordi personali, ogni elemento contribuisce a creare un'atmosfera unica, intrisa di storia e di vita.
Ma tra la vivacità del quartiere e la ricchezza degli interni, è la pace a dominare. La pace di Trastevere, un'oasi di tranquillità nel cuore pulsante di Roma. "Nel mio rifugio errante c’è la pace", sottolinea Haber, "la pace di Trastevere, questo è il mio porto sicuro."
Un rifugio errante, perché la vita di un attore è per sua natura in continuo movimento, tra viaggi, prove e spettacoli. Ma a Trastevere, nel suo appartamento ricco di arte e di storia, Alessandro Haber ritrova sempre il suo equilibrio, la sua serenità, il suo punto di riferimento. Un luogo intimo e personale, ma anche aperto agli amici e alla condivisione, un palcoscenico dove la vita, con le sue luci e le sue ombre, continua a svolgersi.
Un'immagine che sintetizza perfettamente l'anima eclettica e poliedrica di un grande attore italiano, che riesce a coniugare la frenetica vita professionale con la quieta serenità della sua casa romana.
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