Salvini contro l'invio di truppe in Ucraina: "Nessuna pace imposta da Macron"
Salvini da Bologna: Difesa sì, ma senza indebitamento. No a risarcimenti per la vicenda Diciotti e all'invio di militari in Ucraina
Il vicepremier Matteo Salvini, intervenendo a Bologna, ha ribadito la necessità di difendere i confini nazionali, ma ha espresso una netta contrarietà all'utilizzo del debito pubblico per finanziare l'acquisto di armamenti. "I confini vanno difesi", ha affermato Salvini, "ma non possiamo indebitarci per comprare razzi e missili. Dobbiamo trovare soluzioni alternative, più responsabili e sostenibili per garantire la sicurezza del nostro Paese."
Sul caso della nave Diciotti, Salvini è stato altrettanto categorico: "Saremmo l'unico Paese al mondo a premiare l'illegalità con dei risarcimenti. Non è accettabile. Difenderemo le nostre ragioni con tutte le forze." La sua posizione appare intransigente riguardo a eventuali indennizzi per i migranti sbarcati sulla nave nel 2018.
Infine, il leader della Lega ha espresso la sua opposizione all'invio di militari italiani in Ucraina. "No all'invio di truppe in Ucraina. Non sarà un Macron qualunque a fermare la pace." ha dichiarato con fermezza, riferendosi probabilmente alle pressioni internazionali per un maggiore coinvolgimento militare italiano nel conflitto. Salvini ha ribadito la sua convinzione che la strada della pace debba essere perseguita attraverso la diplomazia e il dialogo, escludendo opzioni militari più incisive.
Le dichiarazioni di Salvini arrivano in un momento di crescente tensione internazionale e di dibattito interno sulla politica estera italiana. La sua posizione, fortemente critica nei confronti di un maggiore impegno militare e dell'utilizzo del debito pubblico per scopi militari, rappresenta una linea chiara e definita nel panorama politico attuale. Resta da vedere come queste posizioni influenzeranno il dibattito pubblico e le scelte del governo.
L'intervento di Salvini a Bologna è stato accolto con diverse reazioni. Alcuni hanno apprezzato la sua fermezza sulle questioni di sicurezza nazionale, altri hanno criticato la sua opposizione all'invio di aiuti militari all'Ucraina. La discussione è aperta e proseguirà certamente nei prossimi giorni.
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