Polemica sul bombardiere Enola Gay: il Pentagono nega l'autorizzazione, "Ambiguità nel nome".
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Enola Gay Scomparsa dal Sito del Pentagono: Censura per Omofobia?
Washington, D.C. - Un'ondata di stupore e polemiche ha investito il Dipartimento della Difesa statunitense dopo la rimozione improvvisa dell'immagine del Boeing B-29 Superfortress "Enola Gay" dal suo sito ufficiale. L'aereo, tristemente noto per aver sganciato la prima bomba atomica su Hiroshima nel 1945, è stato al centro di numerose controversie nel corso degli anni.
BRLa motivazione ufficiale fornita dal Pentagono è, a dir poco, sorprendente: secondo fonti interne, il nome "Enola Gay" sarebbe stato percepito da alcuni funzionari come un possibile riferimento velato all'omosessualità. Questa interpretazione, definita "assurda" da molti esperti, ha portato alla decisione di rimuovere l'immagine per evitare possibili fraintendimenti o offese.
BRL'azione ha scatenato un acceso dibattito sui social media e tra gli storici. Molti accusano il Pentagono di cedere a una forma di "politicamente corretto" eccessivo, che rischia di cancellare la storia, seppur dolorosa. Altri, invece, sostengono che la decisione sia comprensibile, data la crescente sensibilità verso temi legati all'inclusione e alla diversità.
BRNon è chiaro se la rimozione dell'immagine sia temporanea o permanente. Il Pentagono non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni in merito, alimentando ulteriormente la speculazione e l'incertezza. La vicenda solleva interrogativi importanti sul rapporto tra memoria storica, sensibilità contemporanea e interpretazione dei simboli.
BRL'aereo Enola Gay, che attualmente si trova presso il National Air and Space Museum di Washington, continua ad essere oggetto di dibattito e riflessione, simbolo di un evento che ha segnato profondamente la storia del XX secolo. Resta da vedere se questa controversia porterà a una riconsiderazione del modo in cui il Dipartimento della Difesa presenta la storia sul suo sito web.
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