La perizia medico-legale sul caso di Elisa Resinovich ha definitivamente escluso la possibilità di morte accidentale. Secondo gli esperti, la donna è stata vittima di un omicidio, colpita in quattro punti del corpo e poi soffocata con una manovra di chokehold, una tecnica di soffocamento che prevede l'avvolgimento del collo con l'avambraccio.

La perizia, depositata nelle scorse ore, descrive nel dettaglio le modalità dell'aggressione. Elisa Resinovich sarebbe stata afferrata alle spalle prima di essere colpita ripetutamente. Le lesioni riscontrate sul corpo sarebbero compatibili con una violenta aggressione. Successivamente, la vittima sarebbe stata soffocata tramite la manovra di chokehold, che ha causato la morte per asfissia.

L'esame autoptico, infatti, aveva evidenziato delle incongruenze rispetto alla tesi del suicidio, aprendo la strada ad un'ipotesi di reato. L'analisi dei referti medici, integrata con le testimonianze raccolte e le indagini svolte dagli inquirenti, ha permesso di ricostruire con maggiore precisione la dinamica dei fatti.

Le indagini proseguono ora a ritmo serrato per identificare l'autore o gli autori del delitto. Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste investigative, analizzando le testimonianze, le immagini delle telecamere di sicurezza e altre prove raccolte nel corso delle indagini. La speranza è che la perizia medico-legale, così dettagliata e inequivocabile, consenta di fare un decisivo passo avanti verso la verità.