Femminicidio: l'Anm evidenzia criticità per i pm nonostante l'accordo sulle misure del ddl.

Anm e il ddl sul femminicidio: un problema "colossale" per i PM

L'Associazione Nazionale Magistrati (Anm) esprime una posizione articolata sul nuovo disegno di legge in materia di femminicidio, recentemente approvato. Se da un lato le misure contenute nel ddl vengono giudicate condivisibili, dall'altro l'Anm evidenzia un problema di rilevanti dimensioni per la categoria dei Pubblici Ministeri.

Secondo quanto riportato da diverse testate giornalistiche, tra cui Affaritaliani.it, l'Anm sottolinea una criticità strutturale che rischia di compromettere l'efficacia delle nuove norme. Si tratta di una carenza di risorse umane e strutturali nelle procure italiane, un problema cronico che si aggrava ulteriormente con l'introduzione di nuove e più complesse disposizioni legislative in materia di violenza di genere. Il carico di lavoro sui magistrati, già elevato, rischia di aumentare esponenzialmente, rendendo difficile, se non impossibile, l'applicazione efficace delle nuove misure.

"Un problema colossale", così viene definita la situazione dall'Anm, che lancia un appello al Governo e al Parlamento affinché vengano prese in considerazione le difficoltà operative dei PM. Non si tratta solo di approvare leggi, ma anche di garantire le risorse necessarie per la loro effettiva implementazione. L'Anm chiede con forza un incremento significativo del personale giudiziario e un potenziamento delle infrastrutture tecnologiche a supporto delle indagini, cruciali per la lotta contro il femminicidio.

La questione sollevata dall'Anm è di fondamentale importanza. L'efficacia di qualsiasi legge, soprattutto in un ambito delicato come quello della violenza contro le donne, dipende non solo dalla sua formulazione, ma anche dalla capacità del sistema giudiziario di applicarla in modo adeguato ed efficiente. Senza un impegno concreto da parte delle istituzioni per affrontare la carenza di risorse, il rischio è che il nuovo ddl, pur contenendo misure importanti, rimanga lettera morta, vanificando gli sforzi compiuti per contrastare un fenomeno sociale drammatico e diffuso.

L'Anm ha inoltre ribadito l'importanza di una formazione specifica e costante per i magistrati impegnati nella gestione di questi delicati procedimenti, al fine di garantire la massima professionalità e sensibilità nell'approccio ai casi di violenza di genere. Una sfida complessa che richiede un impegno collettivo e coordinato di tutte le istituzioni coinvolte.

(08-03-2025 00:02)