Crisi ucraina: Ankara guida la diplomazia europea verso nuovi alleati.
Ucraina: Costa cerca sostegno globale per la pace, Erdogan si propone come leader
Roma, [data odierna] - Mentre la guerra in Ucraina continua a imperversare, l'Europa si muove alla ricerca di alleati per costruire un robusto contingente di pace. Il Presidente del Consiglio, António Costa, ha avviato una serie di consultazioni ad alto livello con India, Giappone, Canada e Australia per valutare la loro disponibilità a contribuire con truppe e risorse a una potenziale forza di interposizione.
L'iniziativa di Costa, volta a internazionalizzare la risposta alla crisi, si scontra però con un quadro geopolitico complesso. A sorpresa, Recep Tayyip Erdoğan, Presidente della Turchia, ha formalmente offerto la propria candidatura per guidare un'eventuale missione di pace. La proposta, che ha suscitato reazioni contrastanti in seno all'Unione Europea, è resa ancor più delicata dai pregressi rapporti amichevoli tra Ankara e Mosca. La Turchia, pur essendo membro della NATO, non ha mai interrotto i canali diplomatici e commerciali con la Russia, mantenendo una posizione di equilibrio che la rende, agli occhi di alcuni, un interlocutore privilegiato, mentre per altri solleva dubbi sulla sua imparzialità.
La possibile leadership turca solleva interrogativi cruciali sulla natura e sugli obiettivi della forza di pace. La sua composizione, il mandato e la sua effettiva capacità di garantire il rispetto degli accordi di cessate il fuoco saranno al centro di un acceso dibattito nei prossimi giorni.
La diplomazia europea, guidata da Costa, si trova ora di fronte a una sfida complessa: bilanciare la necessità di un intervento rapido ed efficace con la delicatezza degli equilibri geopolitici globali.
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