Covid in Toscana: famiglia del primo medico deceduto senza risarcimento

Tribunale respinge ricorso moglie Iannucci: nessun indennizzo per morte Covid

Firenze, - Il Tribunale di Firenze ha rigettato l'istanza di indennizzo presentata dalla moglie del dottor Iannucci, il primo medico deceduto per Covid-19 in Toscana. La sentenza, emessa nei giorni scorsi, stabilisce che la morte del medico non sia da considerarsi un infortunio sul lavoro. La vedova, profondamente amareggiata, ha dichiarato: “Mio marito fu mandato allo sbaraglio. Non aveva i dispositivi di protezione individuale adeguati e si è trovato a fronteggiare una situazione drammatica, senza il supporto necessario”.

La decisione del Tribunale si basa sulla valutazione delle prove presentate, tra cui la documentazione sanitaria e le testimonianze raccolte. Secondo il giudice, non vi è prova certa che la mancanza di DPI adeguati sia stata la causa diretta del contagio e del decesso del dottor Iannucci. La sentenza sottolinea la difficoltà di stabilire un nesso causale diretto tra l'attività lavorativa e il contagio in un contesto di pandemia, dove la diffusione del virus era particolarmente elevata.

La battaglia legale della signora Iannucci, durata mesi, aveva suscitato profonda commozione e sollevato un acceso dibattito sulla tutela della salute dei medici impegnati in prima linea durante l'emergenza sanitaria. La mancanza di DPI e le condizioni di lavoro precarie denunciate dalla vedova hanno riaperto il doloroso capitolo delle criticità del sistema sanitario durante la pandemia.

"Non mi arrendo" ha dichiarato la moglie del medico, visibilmente provata dalla sentenza. "Continuerò a lottare per la verità e per far riconoscere il sacrificio di mio marito, che ha dato la vita per gli altri. Non era solo un medico, ma un eroe. E gli eroi meritano rispetto e giustizia".

La sentenza, pur dolorosa per la famiglia Iannucci, apre un ulteriore dibattito sulle responsabilità e sulle tutele per gli operatori sanitari durante le emergenze. L'Associazione Medici Italiani, ad esempio, ha espresso la necessità di rafforzare le misure di protezione e di garantire adeguati livelli di sicurezza per tutti i professionisti della salute, in modo da evitare simili tragedie in futuro.
Il caso Iannucci resta, purtroppo, un doloroso monito sulle fragilità di un sistema che, in momenti di crisi, deve garantire al meglio la protezione di chi lotta in prima linea per la salute pubblica.

Per approfondire:

Si consiglia di consultare i documenti ufficiali del Tribunale di Firenze relativi al caso in questione. Ulteriori informazioni possono essere reperite attraverso ricerche online utilizzando i termini chiave “Morte dottor Iannucci Covid Toscana”.

(08-03-2025 06:00)