Putin ribadisce le pretese russe sull'Ucraina, attacco a Macron getta ombre sul futuro.
Putin irremovibile: "Nessuna concessione, non rinunceremo a ciò che è nostro"
Vladimir Putin ha ribadito con forza la posizione russa sulla guerra in Ucraina, dichiarando che Mosca non farà concessioni e non rinuncerà a ciò che considera proprio. Durante un incontro con i dipendenti e i beneficiari della fondazione "Difensori della Patria", il presidente russo ha lanciato un messaggio perentorio: "La Russia non rinuncerà mai a ciò che è suo, non farà concessioni". L'affermazione, riportata dall'agenzia di stampa Ria Novosti, disegna uno scenario di stallo e alimenta le preoccupazioni per la durata del conflitto.
La dichiarazione di Putin, "Non abbiamo bisogno di nulla che appartenga ad altri, ma non rinunceremo a ciò che è nostro", suona come un ultimatum, escludendo a priori qualsiasi possibilità di negoziato basato su compromessi territoriali. Questa posizione intransigente, già manifestata in diverse occasioni, rende ancora più difficile la ricerca di una soluzione pacifica alla crisi.
L'incontro con la fondazione "Difensori della Patria" assume un significato simbolico particolarmente rilevante, considerata la natura dell'organizzazione e il contesto bellico attuale. Le parole del presidente russo, pronunciate in un ambiente così significativo, sottolineano la determinazione del Cremlino a proseguire la guerra, indipendentemente dalle pressioni internazionali e dalle perdite subite.
La fermezza di Putin, unita all'attacco indiretto al presidente francese Emmanuel Macron (di cui si è discusso in altre dichiarazioni pubbliche del presidente russo e che non verrà qui approfondito per brevità), non lascia ben sperare per una rapida de-escalation del conflitto. La situazione geopolitica rimane dunque estremamente tesa, con il rischio concreto di un prolungamento delle ostilità e di ulteriori conseguenze negative per l'intera regione e per l'equilibrio globale.
La comunità internazionale continua a monitorare da vicino gli sviluppi, facendo appello alla diplomazia e alla ricerca di una soluzione negoziata che rispetti il diritto internazionale e la sovranità dell'Ucraina. Tuttavia, le dichiarazioni di Putin sembrano allontanare la prospettiva di un accordo imminente, proiettando un'ombra di incertezza sul futuro del conflitto.
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