**"Dopo la liberazione, il fratello di Eli rivela: 'Di nuovo insieme nel letto, ma gli incubi del sequestro non ci lasciano'"**
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"Dormo con Eli come da bambini, ogni notte l’incubo del tunnel": La testimonianza straziante di Sharon Sharabi
Tel Aviv – "Di notte mio fratello si sveglia urlando, crede di essere ancora nel tunnel. È un dolore che non si può descrivere". Con queste parole cariche di angoscia, Sharon Sharabi racconta la difficile realtà che la sua famiglia sta vivendo dopo il rilascio di suo fratello Eli, tenuto in ostaggio da Hamas per settimane. BR
La liberazione di Eli, avvenuta poche settimane fa, è stata accolta come un miracolo, ma la gioia è offuscata dalle profonde cicatrici che l'esperienza ha lasciato sul giovane. "Dormo con Eli come quando eravamo bambini – spiega Sharon con la voce rotta dall'emozione – . Ogni notte rivive l'incubo del tunnel, urla, si agita, ed io cerco di calmarlo, di riportarlo alla realtà". BR
Il trauma subito è evidente, e la strada verso la guarigione si preannuncia lunga e ardua. "La nostra famiglia è distrutta – continua Sharon – . Abbiamo perso la spensieratezza, la normalità. Eli non è più lo stesso. Vorrebbe solo tornare a sentirsi al sicuro, amato". BR
C'è un desiderio, in particolare, che tormenta Eli: "Vorrebbe farsi chiamare papà – confessa Sharon con le lacrime agli occhi – . Non ha ancora avuto la possibilità di costruire una famiglia, e questo desiderio, che prima era solo un sogno, ora è diventato una necessità impellente. È l’unico desiderio rimasto che lo farebbe sentire di nuovo vivo". BR
La storia di Eli è solo una delle tante testimonianze del dolore e della sofferenza causati dal conflitto. Dietro ogni ostaggio liberato, dietro ogni famiglia colpita, si cela una tragedia umana che merita di essere ascoltata e compresa.
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