Boccia e De Crescenzo svelano la verità sull'informazione
La strana coppia Boccia-De Crescenzo e il mistero dello “sputo fatti”: il web resta impassibile
Maria Rosaria Boccia e Rita De Crescenzo, due figure note per le loro prese di posizione spesso controcorrente nel panorama dell'informazione online, hanno annunciato l'arrivo di uno “sputo fatti”, termine da loro coniato per definire un nuovo progetto, una sorta di rivelazione che, a loro dire, sconvolgerà il modo di intendere l'informazione. L'annuncio, lanciato sui loro canali social, è stato però accolto con un'apparente freddezza dal loro pubblico. Un'attesa tiepida, a dir poco inaspettata, considerando il seguito che le due influencer vantano.
“Ve la diciamo noi la verità sull'informazione”, questo il claim utilizzato per promuovere il misterioso “sputo fatti”, un'espressione che, a prima vista, appare quantomeno insolita per annunciare un'iniziativa giornalistica. La scelta lessicale, volutamente provocatoria, sembra puntare a sottolineare una rottura con il modo tradizionale di comunicare le notizie, forse per contrapporsi a quella che le due definiscono disinformazione dilagante. Ma la strategia comunicativa sembra aver fallito nel generare l'attesa sperata.
L'enigma che circonda questo “sputo fatti”, o “Falsissimo” come lo hanno definito in alcune occasioni, alimenta le speculazioni. Si tratta di un'inchiesta giornalistica? Un nuovo format di approfondimento? Un'iniziativa volta a svelare presunte verità nascoste? Al momento, rimangono solo domande senza risposta, alimentate da un'aurea di mistero che, a quanto pare, non ha catturato l'interesse del pubblico come previsto.
L'impatto sui social è stato minimo. Mentre altre iniziative simili riescono a generare un'onda di commenti e condivisioni, l'annuncio di Boccia e De Crescenzo è passato quasi inosservato. Un silenzio assordante che solleva interrogativi sulla reale portata del progetto e sulla capacità delle due di mobilitare la propria community. La scelta di un linguaggio così provocatorio potrebbe aver contribuito all'insuccesso, allontanando piuttosto che avvicinando il pubblico.
La sfida per Boccia e De Crescenzo è ora quella di rilanciare l'interesse attorno al progetto. Il successo o il fallimento dello “sputo fatti” dipenderà dalla capacità di svelare, finalmente, la natura del progetto e di giustificare la scelta di un nome così controverso. Il tempo, come sempre, dirà se questa strategia azzardata si rivelerà vincente o se si rivelerà un clamoroso flop.
Resta da capire se l'apparente freddezza del pubblico sia frutto di una strategia di marketing o un segnale di disinteresse verso l'iniziativa.
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