Anm-Governo: Parodi giudica l'incontro, ma senza enfasi
Anm e Governo a confronto: sulla riforma della giustizia resta il muro contro muro
Un incontro interlocutorio quello tra la giunta dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) e il Governo, avvenuto oggi. La premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il vicepremier Antonio Tajani e il vicepremier Matteo Salvini hanno incontrato i rappresentanti dell'Anm per discutere di riforma della giustizia e, soprattutto, della delicata questione della separazione delle carriere. Un tema su cui, come emerso chiaramente dal confronto, le toghe mantengono una posizione di netta contrarietà.
La giornata si è aperta con un incontro con i penalisti, a preparare il terreno per il successivo confronto con il Governo. Secondo quanto dichiarato da Piercamillo Davigo, componente del direttivo Anm, l'incontro con l'esecutivo è stato caratterizzato da un clima di rispettoso, ma fermo, contrasto. Le posizioni sull'auspicata separazione delle carriere, chiave del progetto di riforma del Ministro Nordio, sembrano infatti distanti.
Al termine dell'incontro, il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, ha espresso una certa delusione per l'esito del confronto, evidenziando la persistenza di profonde divergenze. Le preoccupazioni dell'Anm riguardano soprattutto le possibili ricadute negative della separazione delle carriere sull'indipendenza della magistratura e sull'efficienza del sistema giudiziario. "Non abbiamo ottenuto alcun risultato concreto," ha dichiarato Santalucia in una breve dichiarazione ai giornalisti.
Il commento di Giuseppe Parodi, membro del Csm, è stato invece più cauto: "Non mi aspettavo di più, ma non lo considero un fallimento". Una valutazione che lascia intendere una certa apertura al dialogo, pur in presenza di un evidente ostacolo rappresentato dalle posizioni inconciliabili sulle modifiche strutturali al sistema giudiziario italiano.
Il dibattito sulla riforma della giustizia e sulla separazione delle carriere prosegue quindi, con il Governo determinato a portare avanti il proprio programma e l'Anm pronta a difendere l'indipendenza e l'autonomia della magistratura. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se sarà possibile trovare punti di incontro o se si assisterà a un ulteriore irrigidimento delle posizioni.
L'incontro odierno, seppur non risolutivo, rappresenta un importante momento di confronto che mette in luce le complesse dinamiche tra potere esecutivo e potere giudiziario. La vicenda merita un'attenta osservazione, considerata la sua importanza per il futuro del sistema giudiziario italiano. Sito ufficiale del Governo Italiano offre ulteriori informazioni sul programma di riforme.
(