Piano auto europeo: Anfia boccia, Vavassori critica l'UE
UE delude l'industria automobilistica: il piano per l'auto elettrica manca di concretezza
L'ANFIA esprime forte delusione per il documento presentato dalla Commissione Europea sul futuro dell'automotive. Secondo il presidente dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, Paolo Vavassori, il piano manca di azioni concrete e delude le aspettative del settore in termini di neutralità tecnologica e competitività.
Vavassori, in diverse dichiarazioni rilasciate nelle ultime settimane, ha sottolineato la necessità di un approccio tecnologicamente neutrale, che non favorisca una sola tipologia di propulsione a scapito di altre. Il documento europeo, a suo dire, non riesce a garantire questo equilibrio, rischiando di penalizzare l'innovazione e la competitività dell'industria automobilistica europea sul mercato globale. "L'Europa rischia di perdere terreno rispetto ad altri competitor internazionali" ha affermato Vavassori, evidenziando la necessità di un quadro normativo più chiaro e meno stringente che permetta all'industria di investire con maggiore certezza e di sviluppare tecnologie alternative, oltre all'elettrico puro.
La critica principale si concentra sulla mancanza di misure concrete a sostegno della filiera produttiva italiana, già alle prese con sfide importanti come la transizione energetica e la globalizzazione. L'ANFIA chiede un maggiore impegno da parte dell'Unione Europea per garantire la competitività del settore, attraverso investimenti mirati in ricerca e sviluppo, infrastrutture di ricarica adeguate e una politica industriale che tenga conto delle specificità del settore automotive italiano. "Non basta enunciare obiettivi ambiziosi" ha dichiarato Vavassori, "servono azioni concrete, piani di investimento chiari e un supporto effettivo alle imprese."
L'allarme lanciato dall'ANFIA evidenzia una crescente preoccupazione nel settore. La mancanza di un piano dettagliato e di una visione strategica chiara rischia di compromettere gli investimenti futuri e di frenare lo sviluppo di tecnologie innovative. Si attende ora una risposta da parte della Commissione Europea, con la speranza che vengano presi in considerazione i suggerimenti e le preoccupazioni espressi dall'industria automobilistica italiana, per evitare un ulteriore rallentamento della crescita del settore e per garantire la sua competitività a livello globale. La questione è di fondamentale importanza non solo per l'Italia, ma per l'intera economia europea. Visita il sito ANFIA per maggiori informazioni.
Il futuro dell'industria automobilistica europea è in gioco, e la mancanza di un piano concreto rischia di compromettere la sua competitività globale.
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