Microplastiche nel cervello: scoperta una quantità pari a un cucchiaino
Allarme microplastiche: nel nostro cervello un cucchiaino di plastica
Uno studio pubblicato su Nature e ripreso da Brain Medicine ha rivelato una scoperta allarmante: assumiamo indirettamente circa 5 grammi di plastica a settimana, l'equivalente del peso di una carta di credito. Ma la notizia più sconvolgente è la presenza di microplastiche anche nel cervello umano, in quantità stimate intorno ai 10 grammi, l'equivalente di un cucchiaino.
La ricerca, le cui conclusioni sono state diffuse a livello internazionale, evidenzia un problema di inquinamento ambientale dalle conseguenze ancora poco chiare per la salute umana. L'ingestione di microplastiche, attraverso cibo, acqua e aria, è un fenomeno ormai ampiamente documentato, ma la scoperta della loro presenza nel cervello rappresenta un nuovo e preoccupante capitolo di questa storia.
"È una scoperta che ci lascia senza parole", afferma il professor , esperto di neurotossicologia dell'Università di Milano, commentando i risultati dello studio. "Le implicazioni per la salute a lungo termine sono ancora in gran parte sconosciute, ma la presenza di queste particelle nel tessuto cerebrale richiede un'ulteriore e approfondita investigazione."
Lo studio non si limita a quantificare la presenza di microplastiche, ma cerca anche di approfondire le possibili vie di ingresso nel corpo umano e i meccanismi di accumulo nel cervello. Le particelle di plastica, di dimensioni microscopiche, riescono a superare le barriere protettive del nostro organismo, raggiungendo organi vitali, incluso il cervello. Questo solleva interrogativi sulla potenziale tossicità a lungo termine e sui possibili effetti sul funzionamento del sistema nervoso.
È necessario un intervento urgente a livello globale per ridurre l'inquinamento da plastica. La ricerca sottolinea l'urgenza di adottare politiche più incisive per limitare la produzione e l'utilizzo di materiali plastici, promuovendo soluzioni alternative più sostenibili. Solo attraverso azioni concrete e coordinate a livello internazionale si potrà contrastare efficacemente questo pericolo invisibile, ma potenzialmente devastante, per la salute del pianeta e dell'uomo.
La comunità scientifica internazionale si sta mobilitando per approfondire le ricerche in questo campo e comprendere meglio le conseguenze a lungo termine dell'esposizione alle microplastiche. Nel frattempo, l'appello è alla consapevolezza e alla responsabilità individuale, promuovendo stili di vita più sostenibili e riducendo al minimo l'utilizzo di prodotti in plastica monouso.
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