Micro-plastiche nel cervello: una scoperta allarmante
Micro-plastica: nel nostro cervello un cucchiaino di particelle
Uno studio pubblicato su Nature e ripreso da Brain Medicine rivela una scoperta allarmante: ingeriamo, in media, 5 grammi di plastica a settimana, l'equivalente di una carta di credito. Ma la notizia più sconvolgente riguarda la presenza di microplastiche nel cervello umano.La ricerca, di portata globale e dalle implicazioni ancora tutte da esplorare, ha evidenziato la presenza di circa 10 grammi di microplastiche nel cervello di un essere umano. Questo dato, equivalente a un cucchiaino da tè colmo, lascia sgomenti gli scienziati e solleva serie preoccupazioni sulla salute pubblica.
"I risultati dello studio dimostrano un livello di contaminazione da microplastiche nel corpo umano finora insospettato", afferma il professor Alessandro Rossi, responsabile del dipartimento di neurologia dell'Università di Pavia, commentando la ricerca. "La presenza di queste particelle nel cervello è particolarmente preoccupante, in quanto potrebbero avere conseguenze negative sulla salute neuronale a lungo termine, anche se al momento le ricerche si trovano ancora nella fase iniziale."
Le vie di assorbimento di queste particelle sono molteplici e non ancora completamente comprese. Si ipotizza che l'ingestione di acqua e cibo contaminati, nonché l'inalazione di polveri sottili ricche di microplastiche, siano le principali cause.
La ricerca lancia un allarme sulla necessità di ulteriori studi per comprendere appieno gli effetti a lungo termine dell'esposizione alle microplastiche. E' fondamentale, inoltre, individuare strategie efficaci per ridurre l'inquinamento da plastica e tutelare la salute umana. La comunità scientifica internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi per affrontare questa emergenza invisibile che potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute dell'uomo e dell'ambiente.
Nature è una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo, e la pubblicazione di questo studio sottolinea l'importanza della scoperta e l'urgenza di affrontare il problema.
L'invito è alla massima attenzione e alla presa di coscienza collettiva: la lotta all'inquinamento da plastica non è solo un'esigenza ambientale, ma una questione di salute pubblica.
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