Guerra commerciale: la Cina sfida gli USA, danni all'economia globale

Guerra commerciale: Pechino risponde a Trump, "Nessun vincitore, non ci pieghiamo"

Il Ministro del Commercio cinese ha risposto con fermezza alle recenti dichiarazioni di Trump sui dazi e sul fentanyl, ribadendo la posizione di Pechino nella disputa commerciale.

"Non ci sono vincitori in una guerra commerciale", ha dichiarato il ministro, smentendo implicitamente la strategia protezionistica dell'amministrazione americana. La frase, pronunciata con un tono deciso, ha sottolineato la convinzione di Pechino che la escalation di dazi danneggi entrambi i paesi e, più in generale, l'economia globale.

Il riferimento al fentanyl, utilizzato da Trump per giustificare i dazi, è stato liquidato dal ministro come una "distorsione della verità". La Cina, ha affermato, sta collaborando attivamente con gli Stati Uniti per contrastare il traffico di oppiacei, ma non accetterà di essere accusata ingiustamente per scopi politici. "L'America deve abbandonare le sue tattiche intimidatorie", ha aggiunto, ribadendo la posizione di intransigenza di Pechino.

La Cina, ha proseguito il ministro, non si piegherà a minacce. "Combatteremo fino all'ultimo", ha dichiarato con forza, segnalando la determinazione di Pechino a difendere i propri interessi economici. La guerra commerciale, secondo il ministro, sta già causando danni significativi all'economia globale, e l'escalation rappresenta un pericolo reale per la stabilità economica internazionale.

Le parole del ministro rappresentano un'ulteriore intensificazione della tensione tra le due maggiori potenze economiche del mondo. La situazione rimane fluida e incerta, con il rischio di ulteriori ripercussioni negative sull'economia globale. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'evolversi della situazione, sperando in una rapida risoluzione della crisi attraverso il dialogo e la negoziazione.

L'escalation della guerra commerciale continua a generare preoccupazione tra gli esperti economici internazionali, che prevedono possibili conseguenze negative a lungo termine per la crescita globale.

Si attende ora una risposta ufficiale da parte dell'amministrazione americana.

(06-03-2025 13:22)