L'appello di Ruzzon su solidarietà e accoglienza unisce il Paese

Intervista alla presidente del Consiglio Studentesse e Studenti di Padova: un grido d'allarme sul disagio giovanile

“Il disagio psicologico della mia generazione ha radici profondamente sociali, il problema è che nessuno di noi riesce a vedere un futuro”, afferma con forza Giulia Ruzzon, Presidente del Consiglio delle Studentesse e degli Studenti dell’Università di Padova, in un’intervista rilasciata ieri. Le sue parole, cariche di preoccupazione, aprono uno spiraglio su una realtà spesso taciuta: il profondo malessere che attanaglia molti giovani, un malessere che, secondo Ruzzon, non è semplicemente un problema individuale, ma una conseguenza diretta di fattori socio-economici.
Non si tratta solo di ansia o depressione – spiega la Ruzzon – ma di una sensazione pervasiva di precarietà, di mancanza di prospettive. Molti miei coetanei si sentono intrappolati in un sistema che sembra non offrire loro reali possibilità di realizzazione”. La precarietà lavorativa, il caro affitti, l’aumento del costo della vita, sono solo alcuni dei punti critici evidenziati dalla presidente, che sottolinea come questi fattori contribuiscano a generare un senso di impotenza e di frustrazione profondo.
La situazione è aggravata, secondo Ruzzon, dalla difficoltà di accedere a servizi di supporto psicologico adeguati e tempestivi. “Bisogna investire di più nella salute mentale dei giovani – ribadisce – e rendere questi servizi più accessibili e meno stigmatizzati”. Un appello forte, che va oltre la semplice richiesta di più fondi, ma che si concentra sulla necessità di una reale presa di coscienza del problema.
Un aspetto positivo, però, emerge dall'intervista: la crescente consapevolezza e la solidarietà tra gli studenti stessi. “Stiamo assistendo a un’incredibile mobilitazione – continua Ruzzon – gli studenti si sostengono a vicenda, creano reti di supporto, si organizzano per chiedere aiuto e per farsi sentire”.
La presidente conclude con un appello alla società: “Solidarietà e accoglienza, finalmente un appello che non è divisivo”. Un invito a guardare con maggiore attenzione alle difficoltà dei giovani, a investire nella loro formazione e nel loro futuro, per evitare che il disagio psicologico si trasformi in una vera e propria emergenza sociale. Le parole di Giulia Ruzzon sono un grido d’allarme, ma anche una speranza: la speranza che la sensibilità e la solidarietà possano contrastare l'attuale senso di smarrimento e costruire un futuro più sereno per le nuove generazioni. La sua intervista è disponibile integralmente sul sito dell'Università di Padova https://www.unipd.it (sezione notizie).

(06-03-2025 01:00)