Le tariffe Trump: tra risposte, pericoli e dibattito.

La Guerra Commerciale di Trump: L'Italia nel mirino, 19 miliardi a rischio

La risposta globale alle misure protezionistiche dell'amministrazione Trump si fa sempre più decisa. Dopo l'annuncio dei dazi statunitensi su acciaio e alluminio, il Canada ha reagito con contromisure analoghe, mentre il Messico si appresta a fare altrettanto. La Cina, già bersaglio di tariffe punitive, ha replicato con proprie azioni, e l'Europa brandisce la minaccia di ritorsioni su larga scala. Per l'Italia, il quadro si presenta particolarmente preoccupante: le stime parlano di possibili danni economici fino a 19 miliardi di euro.

La decisione di Trump di imporre dazi del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio ha innescato una reazione a catena di portata globale. Il Canada, principale alleato degli Stati Uniti, ha annunciato dazi di ritorsione su una vasta gamma di prodotti americani, da agrumi a acciaio lavorato. Il Messico, dopo un periodo di trattative tese, sembra prossimo a rispondere con analoghe misure, aggravando ulteriormente la situazione.

La Cina, già oggetto di dazi su centinaia di miliardi di dollari di merci, ha ribadito la sua ferma opposizione alle politiche protezionistiche di Washington, annunciando proprie contromisure. L'Unione Europea, dopo aver avviato una causa presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio, sta valutando con attenzione una serie di possibili ritorsioni, tra cui dazi su prodotti americani di particolare interesse per gli Stati Uniti. La situazione è resa ancora più complessa dalla mancanza di un fronte unito tra i paesi europei, con alcune nazioni più propense a negoziare con gli Stati Uniti rispetto ad altre.

Per l'Italia, l'impatto delle tariffe americane e delle conseguenti contromisure potrebbe essere devastante. Il settore siderurgico, già in difficoltà, rischia di subire un duro colpo, ma anche altri settori, come quello agroalimentare, potrebbero essere significativamente danneggiati. Gli esperti stimano perdite che potrebbero raggiungere i 19 miliardi di euro, un impatto significativo sull'economia nazionale. Il Governo italiano sta monitorando attentamente la situazione, valutando possibili contromisure e cercando di mitigare i danni attraverso la diplomazia e la collaborazione con i partner europei.

Le polemiche sono accese. Critici ed esperti economici denunciano la pericolosità di una spirale protezionistica che rischia di danneggiare gravemente l'economia globale. La necessità di una soluzione diplomatica e di un ritorno al multilateralismo è sempre più pressante, ma la strada per raggiungere un accordo sembra ancora lunga e tortuosa. La situazione resta fluida e l'evoluzione della guerra commerciale dipenderà dalle prossime mosse dei principali attori coinvolti.

Il futuro dell'economia globale è appeso a un filo, e l'Italia, come molti altri paesi, è chiamata a navigare in acque pericolose.

(05-03-2025 01:04)