Guerra commerciale: il Canada boicotta i distillati USA.
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Guerra dell'Alcol Canada-USA: Tredici Province contro i Dazi di Washington
La tensione commerciale tra Canada e Stati Uniti si infiamma ancora, con una mossa che sta facendo tremare le distillerie a stelle e strisce. Un'ampia coalizione di province canadesi, ben tredici per l'esattezza, ha deciso di reagire alle politiche protezionistiche di Washington, in particolare ai dazi imposti su diversi prodotti canadesi.
La risposta? Un vero e proprio boicottaggio strategico dei superalcolici americani. Fonti governative confermano che province chiave come Ontario e Quebec, veri e propri colossi economici del paese, hanno già iniziato a dare disposizioni ai rivenditori locali per ridurre drasticamente, se non eliminare del tutto, la presenza di whisky, bourbon e altri liquori prodotti negli Stati a guida repubblicana dagli scaffali dei negozi.
"Questa non è una decisione presa alla leggera," ha dichiarato un portavoce del Ministero del Commercio canadese, che ha preferito rimanere anonimo. "Si tratta di un segnale forte e chiaro all'amministrazione statunitense: non tollereremo politiche commerciali che penalizzano ingiustamente le nostre imprese e i nostri lavoratori."
Le ripercussioni di questa "guerra dell'alcol" potrebbero essere significative. Gli Stati Uniti sono un mercato cruciale per molti produttori canadesi, ma il Canada rappresenta anche una fetta importante delle esportazioni alcoliche americane. Un calo delle vendite in Canada potrebbe incidere negativamente sui bilanci delle distillerie statunitensi, soprattutto in un periodo di incertezza economica globale. Al momento non sono disponibili dati precisi sull'entità del calo previsto delle importazioni, ma gli analisti prevedono un impatto sensibile.
Resta da vedere come reagirà l'amministrazione Biden a questa escalation della disputa commerciale. Al momento, non ci sono state dichiarazioni ufficiali da Washington, ma la situazione è in rapida evoluzione e si attendono sviluppi nelle prossime settimane. Si spera in un dialogo costruttivo per evitare un'ulteriore escalation che danneggerebbe entrambe le economie.```
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