Accordo epocale a Roma: Salvaguardia del 30% del pianeta tra terra e mare.
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Cop16 Biodiversità: Accordo Storico a Roma per la Salvaguardia degli Ecosistemi
Dopo le difficoltà incontrate a Cali, in Colombia, lo scorso novembre, la Conferenza delle Parti (COP) sulla Biodiversità è tornata a riunirsi, questa volta a Roma, presso la sede della FAO. La Cop16, ospitata dall'Italia, ha portato a un accordo storico che impegna le nazioni partecipanti a proteggere almeno il 30% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030.
L'accordo, frutto di intense negoziazioni, rappresenta una svolta cruciale per contrastare la perdita di biodiversità e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. "Questo accordo è un segnale forte dell'impegno della comunità internazionale verso un futuro più sostenibile", ha dichiarato il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante la conferenza stampa di chiusura.
Tra i punti chiave dell'accordo, oltre all'obiettivo del 30% di aree protette, figurano impegni per ridurre l'inquinamento, promuovere pratiche agricole sostenibili e contrastare il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo delle comunità indigene e locali nella gestione sostenibile degli ecosistemi.
Secondo quanto emerso, la biodiversità è una risorsa strategica per lo sviluppo sociale, economico e culturale, come ha ribadito il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu.
L'implementazione dell'accordo richiederà un impegno concreto da parte di tutti i paesi, con un focus particolare sulla mobilitazione di risorse finanziarie e sul trasferimento di tecnologie verso i paesi in via di sviluppo.
Si auspica, dunque, un'azione coordinata e tempestiva per trasformare gli impegni in realtà, salvaguardando il futuro della vita sulla Terra. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del CBD (Convenzione sulla Diversità Biologica).
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