Il prezzo della libertà americana.

L'Esercito Europeo: Un'Eredità di De Gasperi Rianimata dalla Guerra in Ucraina?

La visita lampo di Donald Trump in Ucraina e il suo incontro con Volodymyr Zelenskyj hanno riacceso il dibattito su un tema caro all'Europa: la creazione di un esercito comune. Un'idea vecchia, risalente addirittura all'epoca di Alcide De Gasperi, che ora sembra più attuale che mai.

La guerra in Ucraina ha mostrato, senza mezzi termini, le fragilità della difesa europea e la dipendenza dagli Stati Uniti. La presenza di Trump, con le sue note posizioni spesso controverse sulla NATO e sull'intervento in Ucraina, ha spinto molti leader europei a riflettere sulla necessità di una maggiore autonomia strategica. L'ombra della potenziale instabilità politica americana, legata alle prossime elezioni presidenziali, rende ancor più pressante la questione di una difesa europea più integrata.

L'idea di un esercito comune europeo non è nuova. De Gasperi, già negli anni '50, ne aveva intuito l'importanza per la sicurezza e l'indipendenza del continente. Oggi, rilanciare questo progetto significa affrontare sfide complesse, non solo di natura militare, ma anche politica. La costruzione di un esercito comune richiede una convergenza di interessi e risorse tra i diversi Stati membri, un processo lungo e articolato che necessita di una forte volontà politica.

Ma i tempi sono maturi? La risposta non è semplice. Alcuni sostengono che la situazione attuale, con la guerra in Ucraina e l'incertezza politica americana, rende la creazione di un esercito europeo una necessità improrogabile. Altri, invece, preferirebbero attendere l'esito delle elezioni americane, temendo che un'iniziativa così ambiziosa possa incontrare ostacoli insormontabili in un contesto di instabilità internazionale.

La libertà che gli Stati Uniti ci regalavano, e che dovremo pagare. Questa è la sintesi amara di una riflessione che sta prendendo piede in Europa. Per decenni, gli Stati Uniti hanno garantito la sicurezza del continente, permettendo agli europei di concentrarsi sullo sviluppo economico e sociale. Ora, di fronte a una minaccia crescente, l'Europa si trova a dover affrontare la sfida di garantire la propria sicurezza in modo autonomo, un compito che richiederà investimenti significativi e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri. La strada verso un esercito comune europeo è lunga e tortuosa, ma la guerra in Ucraina ha reso evidente che la sicurezza europea non può più dipendere esclusivamente dagli altri.

La discussione è aperta. L'eredità di De Gasperi potrebbe finalmente trovare una sua piena realizzazione, o l'Europa preferirà ancora una volta rimandare una decisione cruciale per il suo futuro? Il tempo, e le prossime mosse dei leader europei, daranno le risposte.

(03-03-2025 09:33)