Ue pronta a rafforzare la difesa: l'Ucraina diventerà "un porcospino d'acciaio"
Vertice Londra: Divisioni sulla Difesa Europea e Aiuti all'Ucraina
Londra - Si è concluso a Londra il vertice dedicato alla difesa comune europea e alla sicurezza dell'Ucraina, lasciando emergere profonde divergenze tra i leader presenti. La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso perplessità sull'invio di truppe europee in Ucraina, dichiarando: "Resto perplessa sull’invio di truppe europee". Un'affermazione che contrasta con le posizioni più assertive di altri partecipanti.
Il leader laburista britannico Keir Starmer ha invece proposto un piano di pace per Kiev, da realizzare in collaborazione con gli Stati Uniti. A sottolineare l'impegno del Regno Unito, Starmer ha annunciato un investimento di 2 miliardi di sterline per rafforzare la difesa aerea ucraina. "Questo sostegno è cruciale per aiutare l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa", ha affermato Starmer.
Il tono deciso è stato mantenuto anche dal membro del Congresso americano Mike Waltz, che ha dichiarato: "Sarà l’Europa ad occuparsi della sicurezza a Kiev", evidenziando una sorta di passaggio di consegne nella responsabilità della difesa ucraina. Questa affermazione, sebbene non priva di ambiguità, sottolinea l'importanza del ruolo europeo nel conflitto.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito la necessità di un rafforzamento delle capacità militari dell'Unione Europea, usando un'immagine forte per descrivere l'obiettivo: "Riarmiamo la Ue. Ucraina sia un porcospino d’acciaio". Le sue parole sottolineano la volontà di fornire all'Ucraina gli strumenti necessari per difendersi efficacemente dall'aggressione russa.
Il vertice, dunque, ha evidenziato una pluralità di approcci alla questione ucraina, con una chiara divisione tra chi propugna un maggiore impegno militare diretto e chi preferisce un approccio più cauto e diplomatico. La strada verso una soluzione pacifica appare ancora lunga e tortuosa, mentre la necessità di un sostegno concreto all'Ucraina rimane prioritaria per la stabilità europea.
Le dichiarazioni dei leader coinvolti lasciano aperta la discussione su quale sarà la strategia definitiva dell'Europa nei confronti della guerra in Ucraina e sul ruolo che l'Unione Europea intende svolgere nel garantire la sicurezza del paese. La situazione rimane fluida e merita un attento monitoraggio.
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