Papa contro la guerra assurda
Papa Francesco: "Da qui la guerra appare ancora più assurda"
Ricevuto il Cardinale Parolin, il Pontefice ha celebrato l'Angelus, dedicando parole forti al conflitto in Ucraina.Città del Vaticano – Un Angelus denso di significati, celebrato oggi dal Papa Francesco, alla presenza del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. L'attenzione del Santo Padre, come prevedibile, si è concentrata sulla drammatica situazione in Ucraina, dove la guerra infuria ormai da oltre un anno. "Da qui", ha affermato Papa Francesco, indicando con un gesto la Piazza San Pietro gremita di fedeli, "la guerra appare ancora più assurda".
La presenza del Cardinale Parolin, figura chiave della diplomazia vaticana, ha sottolineato l'importanza dell'incontro e l'impegno costante della Santa Sede per la pace. Le parole del Papa sono state cariche di emozione e di una profonda preoccupazione per le sofferenze del popolo ucraino. Non sono mancate le esplicite condanna della violenza e la richiesta di una cessazione immediata delle ostilità.
"È un'assurdità che non può essere tollerata," ha ribadito il Pontefice, lanciando un appello accorato alla comunità internazionale affinché si impegni con maggiore forza per trovare una soluzione diplomatica. La scelta di pronunciarsi dall'Angelus, un momento di grande visibilità per il messaggio papale, evidenzia la gravità della situazione e l'urgenza di una risposta decisa.
L'incontro tra Papa Francesco e il Cardinale Parolin, precedentemente alla celebrazione dell'Angelus, è stato probabilmente l'occasione per un'approfondita discussione sulle iniziative diplomatiche in corso e sulle possibili vie per una pace duratura. La Santa Sede, infatti, continua ad operare instancabilmente dietro le quinte, cercando di facilitare il dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto.
Il messaggio del Papa, reso ancora più potente dalla cornice solenne dell'Angelus, è un grido di speranza e di dolore, un appello accorato alla pace che risuona forte in un mondo dilaniato dalla guerra. La speranza è che le parole del Pontefice possano contribuire a smuovere le coscienze e a favorire un cambio di rotta, ponendo fine alle sofferenze di un popolo martoriato e aprendo la strada a un futuro di pace e riconciliazione.
La Santa Sede conferma il suo impegno continuo per la pace e la ricerca di soluzioni diplomatiche. Seguiremo gli sviluppi delle iniziative vaticane per la risoluzione del conflitto.
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