Gaza sotto assedio: Netanyahu stringe la presa su Israele

Israele-Hamas, sale la tensione: Netanyahu blocca i rifornimenti a Gaza

La situazione a Gaza si fa sempre più critica.
Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato il blocco dei rifornimenti di carburante, cibo e medicine alla Striscia di Gaza, in risposta ai continui lanci di razzi da parte di Hamas. La decisione, annunciata ieri sera, ha suscitato immediate preoccupazioni internazionali per la popolazione civile palestinese, già alle prese con una grave crisi umanitaria.
La mossa di Netanyahu è stata fortemente criticata da diverse organizzazioni umanitarie, che denunciano il rischio di una catastrofe umanitaria di proporzioni enormi. "Il blocco dei rifornimenti è un atto inaccettabile che colpirà duramente la popolazione civile", ha dichiarato un portavoce di Medici Senza Frontiere. "Chiediamo a Israele di revocare immediatamente questa decisione e di garantire l'accesso umanitario incondizionato a Gaza".
La situazione è ulteriormente aggravata dalla crescente tensione lungo il confine, con scontri frequenti tra le forze israeliane e i militanti palestinesi. Il numero di vittime, sia tra i civili che tra i combattenti, continua a salire, alimentando il timore di una nuova escalation del conflitto. L'Egitto, tradizionalmente un mediatore chiave nel conflitto israelo-palestinese, sta tentando di avviare un dialogo tra le parti, ma finora senza successo.
Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per la situazione, sollecitando entrambe le parti a "mostrare moderazione ed evitare azioni che potrebbero inasprire ulteriormente la tensione". Tuttavia, la mancanza di un accordo sul cessate il fuoco lascia la popolazione di Gaza in una situazione di estrema vulnerabilità. L'accesso all'acqua potabile, all'elettricità e alle cure mediche è già compromesso, e il blocco dei rifornimenti potrebbe portare a una crisi umanitaria senza precedenti.
La comunità internazionale osserva con crescente apprensione gli sviluppi, mentre l'ombra di un nuovo conflitto maggiore si profila all'orizzonte. Le prossime ore saranno cruciali per capire se sarà possibile evitare una nuova spirale di violenza. Si attendono con ansia ulteriori comunicazioni da parte dei governi coinvolti e delle organizzazioni internazionali impegnate nella mediazione. La speranza è che prevalga il dialogo e si trovi una soluzione pacifica e duratura per evitare ulteriori sofferenze alla popolazione civile di Gaza. Seguiremo gli sviluppi della situazione in tempo reale.

(02-03-2025 08:49)