18enne napoletana denunciata: truffa ai danni di una 90enne con il "trucco del carabiniere"
Doppio Colpo a Piacenza: Banda Specializzata in Truffe agli Anziani Colpisce Ancora
Piacenza, si registra un nuovo allarme per le truffe agli anziani. Negli ultimi giorni, una banda criminale ha messo a segno due colpi nella città emiliana, utilizzando la stessa, collaudata tecnica: telefonate intimidatorie in cui si simulano multe elevate a figli o nipoti, richiedendo il pagamento immediato per evitare conseguenze giudiziarie. La modalità, purtroppo, è ormai tristemente nota, ma la sua efficacia nel colpire persone anziane e vulnerabili rimane inalterata.
Il modus operandi è sempre lo stesso: una chiamata anonima, spesso con voce alterata e minacciosa, che crea un clima di panico nella vittima. La finta autorità, spesso spacciandosi per un carabiniere o un agente di polizia, richiede un pagamento immediato, solitamente tramite bonifico bancario, per saldare un fantomatico debito. L'urgenza e la paura indotte dalla telefonata spingono l'anziano a compiere l'errore fatale, consegnando i propri risparmi ai truffatori.
In un caso specifico, una 90enne piacentina è caduta nella trappola, versando una somma considerevole di denaro. Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato, hanno portato all'identificazione e alla denuncia di una 18enne di Napoli, ritenuta responsabile della truffa. Le forze dell'ordine stanno ora lavorando per risalire all'intera organizzazione criminale e recuperare il denaro sottratto alle vittime.
L'appello delle forze dell'ordine è rivolto a tutta la cittadinanza, soprattutto alle famiglie con anziani: è fondamentale informare i propri cari sulle tecniche utilizzate dai truffatori e sul comportamento da adottare in caso di telefonate sospette. Non bisogna mai effettuare pagamenti a seguito di telefonate anonime che richiedono denaro in contanti o tramite bonifico bancario per presunte multe o situazioni di emergenza. In caso di dubbio, è sempre meglio contattare direttamente le forze dell'ordine o i propri cari per verificare l'autenticità della richiesta.
La vicenda evidenzia ancora una volta la necessità di una maggiore consapevolezza e prevenzione in materia di truffe telefoniche. La lotta a questi crimini richiede un impegno congiunto delle istituzioni, delle forze dell'ordine e di tutta la comunità, per proteggere le persone più fragili da queste azioni illegali e subdole. La collaborazione attiva tra cittadini e forze dell'ordine è fondamentale per contrastare questo fenomeno.
Per maggiori informazioni sulle tecniche di truffa e sulle misure di prevenzione, è possibile consultare il sito della Polizia di Stato https://www.poliziadistato.it/ o quello dei Carabinieri https://www.carabinieri.it/. Ricordiamo l’importanza della segnalazione di ogni episodio sospetto alle autorità competenti.
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