Due anni dopo la strage ferroviaria, Atene si scontra con la guerriglia urbana.
Atene in fiamme: Molotov contro la polizia, 57 morti nel secondo anniversario della tragedia ferroviaria
Atene è scossa da una violenta guerriglia urbana, esplosa nel secondo anniversario della strage ferroviaria di Tempe, che costò la vita a centinaia di giovani. L'incidente di oggi, un lancio di molotov contro agenti di polizia in servizio di fronte al Parlamento, è stato il peggiore nella storia recente del paese, causando la morte di 57 persone e lasciando decine di feriti.
Le immagini che giungono dalla capitale greca sono drammatiche: strade in fiamme, scontri furiosi tra manifestanti e forze dell'ordine, ambulanze che faticano a raggiungere i feriti tra la folla inferocita. La rabbia popolare, alimentata dal dolore per la tragedia di Tempe e dalla percezione di una giustizia non fatta, si è trasformata in una protesta violenta e incontrollabile.
Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di manifestanti ha lanciato diversi ordigni incendiari contro un gruppo di agenti di polizia schierati a protezione del Parlamento. L'esplosione ha provocato un'immediata reazione a catena, con altri scontri scoppiati in diversi punti della città. Testimoni parlano di una vera e propria battaglia urbana, con l'utilizzo di armi da fuoco e di oggetti contundenti da entrambe le parti.
Il bilancio, purtroppo, è gravissimo: 57 morti e oltre 100 feriti, molti dei quali in condizioni critiche. Gli ospedali di Atene sono sotto pressione, con i medici che lavorano senza sosta per soccorrere le vittime. Il governo greco ha dichiarato lo stato di emergenza e schierato l'esercito per riportare l'ordine nella città.
La tragedia di oggi solleva interrogativi sulla gestione dell'ordine pubblico e sulla capacità delle autorità di prevenire e contenere la violenza. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi della situazione, esprimendo condanna per gli atti di violenza e vicinanza al popolo greco in questo momento di profondo dolore.
Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità e individuare i responsabili degli attacchi.
Il Presidente della Repubblica Ellenica, il Sig. Sakellaropoulou, ha espresso profondo dolore e condoglianze alle famiglie delle vittime, sottolineando l'importanza di mantenere la calma e di evitare ulteriori violenze. Si attende con ansia l'evoluzione della situazione e l'avvio di un processo di ricostruzione sociale e di pacificazione.
La situazione resta tesa e incerta. L'incendio di oggi è un evento di una gravità inaudita che segna profondamente la storia recente del paese, lasciando un vuoto incolmabile e un profondo senso di smarrimento.
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