Vertice Nato: Meloni chiama gli alleati

Meloni: silenzio sul video imbarazzante, ma sostegno a von der Leyen sulle barriere doganali

Roma, – La premier Giorgia Meloni ha scelto la strada della de-escalation dopo la diffusione di un video che la ritrae in una situazione imbarazzante. Pur mostrando un certo sconforto per la vicenda, ha preferito non rispondere direttamente alle critiche, privilegiando un approccio volto all'unità.
"No alle divisioni", ha dichiarato in una riunione a Palazzo Chigi con i suoi vice, concentrandosi invece sulla questione delle barriere doganali. In quell'occasione, la presidente del Consiglio ha mostrato un netto appoggio alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, allineandosi alla linea europea sulla materia.

L'imbarazzo iniziale, percepibile tra i presenti, è stato superato con una mossa diplomatica: Meloni ha proposto la convocazione di un vertice tra i paesi alleati per affrontare la delicata questione delle barriere commerciali. Questa scelta, analizzata dagli osservatori politici, potrebbe essere interpretata come un tentativo di ridimensionare il danno d'immagine derivante dal video e contemporaneamente di riaffermare la leadership italiana in ambito internazionale.

La decisione di non replicare direttamente alle accuse, pur avendo a disposizione gli strumenti politici per farlo, è stata letta in chiave strategica. In un momento di crescente tensione geopolitica e di sfide economiche, la priorità per il governo sembra essere quella di evitare ulteriori spaccature interne e di mantenere una posizione coesa a livello europeo. L'attenzione, dunque, si sposta ora sul vertice proposto, la cui riuscita sarà cruciale per valutare l'efficacia della strategia adottata da Meloni.

La scelta di concentrare l'attenzione sulla cooperazione europea sulle barriere doganali, mostrando una posizione di sostegno a von der Leyen, rappresenta un segnale importante. Si tratta di un'area di politica economica di fondamentale importanza per l'Italia e l'Unione Europea, e l'appoggio incondizionato della premier italiana alla linea comunitaria contribuisce a rafforzare la credibilità dell'esecutivo italiano sul palcoscenico internazionale. Resta da vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni, e se la strategia della calma e della cooperazione riuscirà a contenere le conseguenze del caso.

La vicenda evidenzia inoltre la complessità della comunicazione politica nell'era digitale, dove un video può avere un impatto significativo, anche in assenza di una risposta diretta da parte dei protagonisti.

(01-03-2025 01:00)