Fulco Pratesi, il WWF Italia piange il suo fondatore
Addio a Fulco Pratesi, il gigante della conservazione italiana
Roma, – Si è spento oggi all'età di 90 anni Fulco Pratesi, figura leggendaria della conservazione della natura in Italia e fondatore del WWF Italia. La notizia della sua scomparsa, avvenuta in una clinica romana, ha suscitato profondo cordoglio nel mondo ambientalista e non solo. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla tutela dell'ambiente, lasciando un'eredità immensa per le generazioni future.
"Fulco Pratesi è stato molto più di un semplice ambientalista, è stato un pioniere, un visionario", ricorda Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, amico di lunga data di Pratesi. "Ha saputo coniugare la passione per la natura con una capacità di comunicazione straordinaria, riuscendo a raggiungere un pubblico vasto e trasversale".
Pratesi, nato nel 1933, ha dedicato gran parte della sua vita alla lotta per la salvaguardia degli ecosistemi italiani. La sua attività, iniziata negli anni Sessanta, si è concretizzata nella fondazione del WWF Italia, organizzazione che sotto la sua guida è diventata un punto di riferimento per la tutela della biodiversità e della lotta contro l'inquinamento. Grazie al suo impegno instancabile, sono state promosse campagne di sensibilizzazione di grande successo, contribuendo a proteggere aree naturali di inestimabile valore e a promuovere politiche ambientali più sostenibili.
Il suo lascito è enorme: non si limita alla creazione di riserve naturali e alla protezione di specie a rischio, ma si estende anche alla capacità di aver educato generazioni all'importanza della salvaguardia del pianeta. La sua voce, autorevole e appassionata, ha saputo farsi sentire per decenni, denunciando abusi ambientali e promuovendo una cultura della sostenibilità. La sua opera ha inciso profondamente sulla coscienza ambientale del paese, stimolando un crescente impegno a favore della tutela del nostro patrimonio naturale.
Oltre all'impegno istituzionale, Pratesi si è distinto anche come scrittore e divulgatore scientifico, pubblicando numerosi libri e articoli che hanno contribuito a diffondere la conoscenza della natura e a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi ambientali. La sua eredità va ben oltre il mondo del WWF: rimane un esempio di dedizione, coerenza e passione civile per tutti coloro che credono in un futuro più sostenibile. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma la sua opera continua a vivere, ispirando chi si batte per la salvaguardia del nostro pianeta.
Sarà ricordato come uno dei più grandi ambientalisti italiani, un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla difesa della natura, lasciando un segno indelebile nella storia della conservazione ambientale del nostro Paese.
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