Raqqa: Sguardi curdi dalla terra di nessuno.

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Raqqa, città fantasma: la crisi umanitaria dimenticata tra le macerie del Califfato

Raqqa, Siria. Le immagini che arrivano dall'ex capitale dello Stato Islamico sono strazianti: cumuli di macerie, edifici sventrati, una città fantasma che porta ancora le cicatrici indelebili della guerra. A distanza di anni dalla liberazione, le ferite sono tutt'altro che rimarginate e una nuova crisi umanitaria si sta consumando silenziosamente tra le sue rovine. La ricostruzione procede a rilento, ostacolata dalla mancanza di fondi e dalla presenza di ordigni inesplosi. La popolazione civile, intrappolata tra i ricordi del terrore e la disperazione per un futuro incerto, lotta per sopravvivere.

Abbiamo raggiunto i campi profughi curdi nei dintorni di Ain Issa, dove centinaia di famiglie provenienti da Raqqa vivono in condizioni precarie. "Siamo scappati dalle bombe, sia quelle dell'ISIS che quelle della coalizione", racconta Fatima, una donna di mezza età con lo sguardo segnato dalla sofferenza. "Abbiamo perso tutto: la casa, il lavoro, i nostri cari. Non sappiamo quando potremo tornare a Raqqa, non sappiamo se ci sarà ancora una casa ad aspettarci." BR Le testimonianze raccolte sono tutte simili: storie di dolore, di perdita, di resilienza. La mancanza di acqua potabile, di cibo, di cure mediche rende la situazione insostenibile. Molti bambini soffrono di malnutrizione e malattie infettive.

Le organizzazioni umanitarie, pur impegnandosi al massimo, faticano a far fronte all'enorme fabbisogno. "La situazione a Raqqa è dimenticata dal mondo", denuncia un operatore umanitario locale. "Servono aiuti immediati, ma soprattutto un impegno concreto per la ricostruzione della città e per il rientro sicuro dei rifugiati. Non possiamo abbandonare queste persone al loro destino." BR La comunità internazionale non può voltare le spalle a Raqqa. È necessario un intervento urgente per scongiurare una catastrofe umanitaria e per restituire dignità e speranza a una popolazione martoriata. ReliefWeb offre aggiornamenti costanti sulla situazione e sulle necessità umanitarie.

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(27-02-2025 19:25)