Saman, omicidio: madre presente al nuovo capitolo processuale.
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Saman Abbas, ergastolo per i genitori in primo grado: si apre il processo d'appello
Reggio Emilia, [Data odierna] - Si è aperta oggi, presso il tribunale di Bologna, l'attesissima fase d'appello del processo per l'omicidio di Saman Abbas, la diciottenne pakistana scomparsa nel 2021 e ritrovata senza vita nel novembre 2022. Una vicenda che ha scosso profondamente l'opinione pubblica, sollevando interrogativi sulla condizione femminile e sull'integrazione culturale.
Il processo di primo grado si era concluso con la condanna all'ergastolo per i genitori della giovane, accusati di aver pianificato e compiuto l'omicidio per motivi d'onore.
In aula, oggi, era presente per la prima volta la madre di Saman, Nazia Shaheen, estradata dal Pakistan nelle scorse settimane e detenuta in Italia.
Per lei e per il marito, Shabbar Abbas, si apre quindi un nuovo capitolo giudiziario.
Al centro dell'attenzione anche la posizione degli altri familiari coinvolti.
Lo zio Danish Hasnain, considerato l'esecutore materiale del delitto, è stato condannato in primo grado a 14 anni di reclusione.
La Procura ha invece impugnato l'assoluzione dei due cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, chiedendo una nuova valutazione del loro ruolo nella tragica vicenda.
Le motivazioni dell'appello si concentrano sulla presunta partecipazione dei due giovani alla pianificazione e all'esecuzione dell'omicidio.
La difesa dei genitori di Saman ha annunciato che farà leva su diversi elementi, tra cui presunte lacune investigative e la contestazione della ricostruzione dei fatti fornita dall'accusa.
Si preannuncia un processo lungo e complesso, destinato a tenere alta l'attenzione mediatica e a sollevare nuove polemiche.
Le prossime udienze saranno cruciali per comprendere se la sentenza di primo grado verrà confermata, modificata o addirittura ribaltata.
Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare il codice penale italiano, al seguente indirizzo: Codice Penale.
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